È confermato: i social prima dei 14 anni abbassano i risultati scolastici - Studentville

È confermato: i social prima dei 14 anni abbassano i risultati scolastici

È confermato: i social prima dei 14 anni abbassano i risultati scolastici

Uno studio evidenzia lo stretto legame tra un basso rendimento nello studio e l’uso precoce dei social

Un’ampia ricerca condotta su oltre 6.000 studenti lombardi ha rilevato una correlazione significativa tra l’accesso precoce ai social media e una riduzione del rendimento scolastico. Lo studio, denominato Eyes Up, è stato realizzato dall’Università Bicocca di Milano in collaborazione con l’Università di Brescia, l’associazione Sloworking e il Centro studi Socialis, con il supporto economico della Fondazione Cariplo nell’ambito del bando Inequalities Research 2022. I risultati saranno presentati ufficialmente il 28 febbraio durante un convegno presso l’Università Bicocca.

L’influenza della digitalizzazione precoce sul rendimento scolastico

La ricerca, riportata dal Sole24Ore, è la prima a livello italiano e internazionale a indagare in modo longitudinale l’impatto dell’età di accesso ai dispositivi digitali sui risultati scolastici, misurati attraverso le prove Invalsi. Secondo il professor Marco Gui, docente di Sociologia dei media presso l’Università Bicocca, gli studi precedenti si limitavano a individuare una correlazione tra uso intensivo dei media e basse performance scolastiche, senza chiarire il rapporto di causa-effetto; Eyes Up, invece, utilizza un approccio innovativo che permette di stabilire con maggiore certezza come l’uso precoce degli strumenti digitali influisca negativamente sull’apprendimento.

In particolare, i dati mostrano che chi apre un profilo social in prima media ottiene risultati peggiori rispetto a chi lo fa a 14 anni; tra le diverse tecnologie analizzate, smartphone e social media risultano essere le più dannose per il rendimento, mentre tablet, videogiochi e app di messaggistica non sembrano avere un impatto significativo sulle performance scolastiche.

Fattori socio-economici e divario educativo

Un altro aspetto chiave emerso dallo studio riguarda la relazione tra condizioni socio-economiche e accesso precoce ai dispositivi digitali. La ricerca evidenzia che:

  • i figli di genitori meno istruiti o con background migratorio tendono ad aprire profili social prima rispetto ai coetanei con genitori laureati;
  • il parental control diminuisce con il livello di istruzione familiare:
    • 54% nelle famiglie con almeno un genitore laureato
    • 46% nelle famiglie con almeno un genitore diplomato
    • 43% nelle famiglie senza genitori con diploma
  • il monitoraggio delle attività online segue la stessa tendenza:
    • 60,5% dei genitori laureati controlla l’uso dei social dei figli
    • 56% dei genitori diplomati
    • 46% dei genitori con titolo di studio inferiore

Questi dati suggeriscono che nelle famiglie meno avvantaggiate ci sia minore regolamentazione nell’uso dei social, il che potrebbe contribuire a rafforzare il divario educativo tra gli studenti.

Conferme alla linea del Ministero dell’Istruzione

I risultati della ricerca Eyes Up sembrano sostenere le recenti misure adottate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. A settembre, il ministro Giuseppe Valditara ha introdotto una circolare che vieta l’uso dei cellulari in classe fino alla terza media, anche per fini didattici, salvo eccezioni previste nei Piani Educativi Individualizzati (PEI) e nei Piani Didattici Personalizzati (PDP).

Secondo gli studiosi, lo spazio sempre maggiore dedicato a smartphone e social media durante lo studio e prima di dormire gioca un ruolo centrale nella riduzione delle performance scolastiche. L’uso non regolamentato di queste tecnologie potrebbe quindi compromettere il percorso educativo di molti studenti, rendendo necessaria una maggiore consapevolezza da parte di scuole e famiglie nel gestire l’accesso ai dispositivi digitali fin dalla giovane età.

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