Why you are so serious, direbbe magari il buon Joker ai protagonisti delle foto del XIX secolo. Già. Ci avete fatto caso che non ridono mai? Secondo il sito Vox, che cita alcune vecchie teorie, non è un caso.
Lo sguardo crucciato, o comunque imbronciato, era dovuto innanzitutto alle lunghe attese che le macchine dell'epoca costringevano. Oggi per uno scatto occorrono poche frazioni di secondo, all'epoca minuti e minuti di pose immobili, aspettando il fatidico flash.
Difficile, insomma sostenere un sorriso tanto a lungo. Ma c'è dell'altro. Le foto dell'epoca prendevano direttamnente ispirazione dalla pittura ritrattistica. L'obiettivo di uno scatto non era catturare un momento di una vita, ma consegnare l'immagine del soggetto all'immortalità.
Uno scopo tanto imponente da non richiedere sorrisi, bensì espressioni serie e ferie. Dopotutto, Mark Twain parlava in questi termine della fotografia: "E' l'arte più nobile, e non c'è niente di più stupido che lasciare ai posteri un sorriso"