Nuove linee guida Educazione civica
Entreranno in vigore il prossimo anno scolastico, quello 2024-25, le Nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione civica. A dirlo è il Ministero dell’Istruzione e del Merito con una comunicazione ufficiale sul sito istituzionale. Il testo che sta per essere adottato andrà a sostituire le Linee guida precedenti, aggiungerà nuove indicazioni e introdurrà obiettivi di apprendimento – diversi rispetto ai precedenti – a livello nazionale. Ma vediamo quali sono i punti salienti.
La centralità della persona umana
Le nuove linee guida metteranno in evidenza la centralità della persona, che rappresenta il fulcro della storia e a cui lo Stato deve essere al servizio. Questo principio porta a promuovere il potenziale di ogni studente e a instaurare una cultura di rispetto verso ogni individuo. Da tali premesse emergeranno i valori costituzionali di solidarietà e libertà, oltre al concetto di democrazia, che la nostra Costituzione lega strettamente alla sovranità popolare e che, per essere genuina, richiede uno Stato di diritto. Di conseguenza, la società deve essere orientata verso lo sviluppo di ciascun individuo, sottolineando il primato della persona su qualsiasi ideologia.
Consapevolezza della cultura e della storia nazionale
Si promuoverà la consapevolezza di un’identità italiana comune, parte integrante della civiltà europea e occidentale. Questo rafforzerà il legame tra senso civico e appartenenza alla Patria, come evidenziato dalla Costituzione. Sostenendo il senso di appartenenza alla comunità nazionale, si faciliterà anche l’integrazione degli studenti stranieri. Allo stesso tempo, la valorizzazione delle culture locali arricchirà la comprensione della storia nazionale. L’appartenenza all’Unione Europea si allinea con il trattato fondativo, che mira a favorire la collaborazione tra Paesi con valori comuni.
I doveri
Importanti tanto quanto i diritti saranno i doveri: le linee guida, ricordando l’articolo 2 della Costituzione che definisce “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” sottolineano quanto sia fondamentale sviluppare una cultura dei doveri che sottintenda insegnare il rispetto per le regole al fine di favorire la convivenza civile. In modo che si escluda il rischio di cadere nel libero arbitrio. Ma, piuttosto, si miri a far trionfare il diritto. Ne consegue come la responsabilità individuale non possa mai essere sostituita da quella sociale.
Gli altri punti chiave delle nuove Linee Guida
Non meno importanti sono poi gli altri punti chiave. Secondo le nuove linee guida, l’insegnamento dell’Educazione Civica dovrà concentrarsi anche su:
- l’educazione al contrasto di tutte le mafie e di tutte le forme di criminalità e illegalità
- l’importanza della crescita economica, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini
- l’educazione al rispetto per tutti i beni pubblici (anche e soprattutto del patrimonio culturale, artistico e monumentale della penisola)
- la promozione della salute e di corretti stili di vita, contrasto delle dipendenze di tutte le tipologie
- l’educazione stradale
- la cultura del rispetto verso la donna
- la promozione dell’educazione finanziaria e assicurativa, dell’educazione al risparmio e alla pianificazione previdenziale
- la valorizzazione della cultura del lavoro
- l’educazione all’uso etico del digitale
- l’educazione all’uso responsabile dei dispositivi elettronici (ma resta fermo il divieto del loro utilizzo a scuola
Leggi anche:
- Educazione civica: cosa stabiliscono le linee guida oggi. Dal bullismo alla sostenibilità ambientale
- Valditara sul bullismo nelle scuole: “Intervento con il voto in condotta e le attività di cittadinanza solidale”
- Lo stop dei cellulari in classe inserito nelle nuove regole sull’educazione civica. La conferma di Valditara
Foto di Max Fischer via Pexels