La decisione sul cambio di rotta: dove saranno destinati i fondi dopo lo “spostamento”
Dopo diverse riflessioni e discussioni governative, il fondo pubblico 500.000 euro previsto dalla Legge di Bilancio 2025 non sarà più destinato all’Educazione Sessuale e Affettiva nelle scuole, bensì alla formazione dei docenti sulla prevenzione dell’infertilità.
Tale decisione ha destato molte perplessità e criticità da parte dell’opposizione, fiduciosa di un progetto inizialmente orientato verso l’apertura e il confronto.
Il cambiamento è stato annunciato l’8 gennaio 2025, durante l’intervento del Ministro Luca Ciriani in Aula della Camera, il quale ha specificato:
“I fondi saranno impiegati per formare gli insegnanti prioritariamente riguardo alle tematiche della fertilità maschile e femminile, con particolare riferimento all’ambito della prevenzione delle infertilità. La somma stanziata non avrebbe del resto consentito iniziative a più ampio spettro”.
Chi è d’accordo e chi no sul cambiamento di rotta
Naturalmente il partito che ha supportato apertamente tale decisione è la Lega, dove il politico ed ex sottosegretario dell’Istruzione, Rossano Sasso, ha voluto precisare in modo molto schietto e deciso:
“Come si può pensare di parlare di argomenti come il coito, il piacere sessuale, la masturbazione con bambini di 5 anni? Inoltre non ci sarà mai spazio per l’ideologia gender nelle scuole”.
Le parole di Sasso hanno destato sicuramente molto dissenso da parte del Partito Democratico e M5S. I due partiti hanno definito tale decisione una “gravissima retromarcia” oppure una “operazione sporca”.
In merito a ciò, diversi esponenti del PD hanno dichiarato:
“Il Partito Democratico bolla il cambiamento come un’operazione sconcertante, frutto di una politica manipolatrice, volta a soddisfare la fissazione sessuofobica della destra”.
Inoltre, anche il M5S e il capogruppo di AVS alla Camera, Luana Zanella, si sono espressi a tal proposito:
“L’educazione sessuale e sentimentale è tutt’ altro discorso e il ministro Ciriani non può prendere in giro il Parlamento e il Paese”.
E’ bene sottolineare che lo stesso 8 gennaio 2025 il Governo ha stilato ufficialmente il protocollo Valditara-Cecchettin per la conferma della Fondazione Giulia Cecchettin.
Da dove deriva il progetto sull’Educazione Sessuale e Affettività?
Tale iniziativa ideata in passato proviene da un emendamento della Legge di Bilancio 2025, con la firma del segretario del partito + Europa Riccardo Magi. L’obiettivo era quello di investire fondi sulla formazione in specifici contesti e argomenti.
In precedenza, la proposta del progetto è stato costantemente criticata dai movimenti “Provita”, i quali avevano contestato e affermato che avrebbero continuato a combattere per l’eliminazione definitiva dell’Educazione Sessuale nelle scuole.
Oggi, sembra che questi ultimi abbiano avuto la meglio, con l’ultima decisione del Governo sullo “spostamento” dei fondi. Infatti, questi non saranno più previsti per una istruzione completa per i ragazzi sul contesto della sessualità e affettività, ma bensì per una formazione più generalista degli insegnanti.