Si avvicina il 25 settembre, data che coincide, oramai lo sappiamo bene, con le prossime elezioni politiche in Italia, quelle che porteranno al rinnovo dei componenti del Senato della Repubblica. Se sappiamo che ad avere il diritto di votare per la Camera è chi abbia compiuto 18 anni, da quest’anno, la modifica apportata all’articolo 58, comma 1, della Costituzione dalla legge costituzionale 18 ottobre 2021, n. 1, darà la possibilità ai 18enni di poter esprimere il proprio voto anche per quanto riguarda il Senato. Prima di questa, infatti, l’età minima richiesta per poter votare i componenti della Camera erano i 25 anni.
18enni voteranno per il Senato
Il cambiamento è stato precisato anche tramite una circolare, la n.87/2022, con la quale si specifica che al momento delle elezioni non dovranno essere fatte distinzioni tra chi abbia meno o più di 25 anni, in quanto tutti i maggiorenni, oltre che per la Camera, potranno esprimere la propria preferenza elettorale anche per il Senato. Dalle prossime elezioni infatti il corpo elettorale per il Senato della Repubblica e quello per la Camera dei deputati coincideranno. E’ la prima volta che ciò accade dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018.
Secondo molti, la soppressione del limite dei 25 anni per l’esercizio dell’elettorato attivo per ciò che concerne l’elezione dei senatori porterà ad avere dei risultati più omogenei fra Camera e Senato. Secondo altri, questi potrebbero invece risentire di un corpo elettorale con una maggiore percentuale di giovani rispetto al passato.
Legge Rosatellum
La legge elettorale che regolerà le prossime elezioni politiche sarà, come avvenuto nel 2018, il Rosatellum. Ovvero la legge che prende il nome da Ettore Rosato. Senza entrare nel dettaglio, la stessa combina sistema maggioritario e proporzionale. Per sua natura, tale normativa in fatto di elezioni porta i partiti a dare vita ad alleanze per cercare di conquistare maggiori seggi e possibilità. Il sistema maggioritario porterà all’elezione di 147 deputati e 74 senatori per i collegi uninominali. Questi spetteranno al candidato che avrà ottenuto più voti. Il sistema proporzionale, vedrà la scelta di 245 deputati e 122 senatori.
Le novità che segneranno le prossime elezioni, oltre l’abolizione del limite di età per il voto al Senato, risiedono sia nella data nella quale gli italiani saranno chiamati ad andare ai seggi elettorali – per la prima volta in autunno ed a pochissimi mesi dall’approvazione delle legge di bilancio – e il taglio dei parlamentari. Un terzo in meno rispetto al passato, esattamente 345 parlamentari in meno rispetto al 2018.
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