La coordinatrice dell’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE svela a Skuola.net perché scegliere il programma europeo come opportunità di crescita e formazione. Sia per i giovani che per gli insegnanti.
Il programma Erasmus+ non è più dedicato esclusivamente agli studenti universitari: negli ultimi anni, infatti, anche gli alunni delle altre scuole di ogni ordine e grado, a partire dalle primarie, possono partecipare a questa straordinaria esperienza di mobilità insieme al personale scolastico. E il numero di partecipanti al programma ne conferma il successo, raggiungendo circa 18mila alunni ogni anno. Ma quali sono le ragioni che spingono sempre più giovani e istituti a prendere parte al programma? Ecco i motivi principali secondo la coordinatrice dell’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE Sara Pagliai.
È un’esperienza su misura per ogni età e interesse
Erasmus+ ha ampliato le opportunità dei precedenti programmi europei per offrire un’esperienza sicura e accessibile anche agli studenti delle scuole primarie. I partecipanti possono scegliere tra numerosi Paesi europei, come Spagna, Francia, Germania e Irlanda, ed extra UE come Norvegia, Islanda e Turchia. Spagna e Irlanda, in particolare, sono apprezzate per l’apprendimento delle lingue, mentre Francia e Germania offrono molte possibilità nel campo delle materie STEM.
La flessibilità del programma è un altro punto di forza: i progetti possono durare da pochi giorni fino a un intero anno scolastico, con modalità che includono esperienze di gruppo o individuali. Inoltre, l’Erasmus+ offre la possibilità di combinare attività in presenza con la “mobilità blended” che prevede momenti di formazione online.
I benefici economici e formativi: un viaggio che arricchisce
Uno degli aspetti che rende il programma accessibile a tutti è il sostegno economico. Le spese di viaggio e soggiorno sono coperte dai fondi Erasmus+, con ulteriori agevolazioni per gli studenti provenienti da famiglie con minori possibilità economiche. Inoltre, molti istituti organizzano corsi di preparazione linguistica prima della partenza, rendendo l’esperienza ancora più fruibile e formativa.
Partecipare a Erasmus+ durante gli anni della scuola superiore rappresenta un’occasione unica per arricchire il proprio curriculum. Non solo migliora le competenze linguistiche, ma prepara i giovani ad affrontare il mondo universitario e lavorativo, sviluppando capacità pratiche e relazionali, come la capacità di lavorare in gruppo, l’adattamento a contesti nuovi, il pensiero creativo e la gestione di problemi in ambienti multiculturali.
Un futuro sempre più inclusivo: i numeri dell’Erasmus+
Il 2023 è stato un anno significativo per il programma Erasmus+ in Italia. Grazie ai fondi assegnati dall’Agenzia INDIRE, sono stati approvati 1.166 progetti che hanno coinvolto 25.815 partecipanti tra studenti e personale scolastico, con un aumento del 26% rispetto all’anno precedente. Per il 2025 si prevede che il budget raddoppi offrendo ancora più opportunità.
Le scuole interessate possono presentare le loro candidature fino a febbraio o marzo, in base ai bandi disponibili. Attualmente, circa 1.400 istituti italiani sono accreditati al programma, ma il numero è destinato a crescere. Come sottolinea Pagliai, Erasmus+ non è solo un’esperienza formativa, ma un investimento nel futuro dei giovani in grado di garantire competenze utili in un contesto globale sempre più competitivo.