A 23 anni, è già insegnante di lettere e molto apprezzato sui social grazie al suo metodo: unire innovazione e tradizione per avvicinare gli studenti alle materie umanistiche.
Classe 2001, Erik Lazzari si è già costruito un percorso professionale di tutto rispetto come educatore. Docente di Lettere in una scuola secondaria e Presidente dell’Università delle Tre Età di Bagnolo Piemonte, Erik ha scelto di trasformare la sua passione per la letteratura, la storia e il latino in un impegno che va ben oltre le mura scolastiche.
Il giovane insegnante ha cominciato la sua carriera con varie supplenze nella scuola primaria, per poi passare ai licei, inclusa un’esperienza nella sezione carceraria del liceo artistico “Soleri-Bertoni” di Saluzzo. “Lavorare in un carcere ad alta sicurezza inizialmente mi spaventava” ha raccontato Erik al quotidiano targatocn, da cui riprendiamo parte dell’intervista, “ma il contesto mi affascinava per la sua unicità e per le sfide che presentava”.
Alla fine l’esperienza si è rivelata arricchente, permettendogli di abbattere barriere e pregiudizi: “Gli studenti, alcuni giovani e altri più anziani, mi hanno accolto con rispetto e curiosità. Non li vedevo come detenuti, ma come persone desiderose di imparare”. Le lezioni, adattate alla mancanza di libri di testo, si basavano sulla scrittura alla lavagna e sulla lezione frontale, ma non mancavano momenti di dialogo e interazione che hanno lasciato un’impronta profonda.
Metodologie innovative e divulgazione digitale
L’approccio didattico di Erik Lazzari punta su metodi interattivi e coinvolgenti per stimolare la partecipazione degli studenti. “La lezione frontale è fondamentale, ma per mantenere alta l’attenzione dei ragazzi integro strategie come il cooperative learning, il brainstorming e la flipped classroom” ha spiegato il giovane docente.
Un esempio pratico? Dopo una lezione di letteratura, Erik suddivide la classe in gruppi per individuare le figure retoriche: il gruppo più rapido vince una piccola ricompensa. Questi metodi, affiancati da tecniche innovative come il “gratta e scopri il voto” trasformano anche le verifiche in momenti di entusiasmo e riducono l’ansia legata alla valutazione.
Nonostante il suo impegno tra i banchi, Erik ha saputo sfruttare il mondo dei social media per ampliare il suo pubblico. Nel 2018 ha creato un sito web dove offre articoli chiari e sintetici su argomenti umanistici; successivamente è approdato su Instagram e TikTok dove propone brevi video educativi: “Portare la cultura dove i giovani trascorrono il loro tempo è fondamentale”.
Uno sguardo al futuro
Con una carriera già avviata e un pubblico in costante aumento, Erik guarda al futuro: “Vorrei ampliare i contenuti online, pubblicare video su YouTube e scrivere un libro dedicato alla gestione della classe e alle metodologie che utilizzo”. Il suo obiettivo? Coinvolgere sempre più studenti e colleghi, continuando a innovare nel campo dell’istruzione.
Tra ringraziamenti a genitori e docenti che utilizzano i suoi materiali, Erik dimostra che insegnare è una missione che si evolve con il tempo. “Il voto è solo un numero, non definisce il valore di una persona. A tutto c’è rimedio” è uno dei suoi motti, che riflette la sua filosofia educativa: inclusiva, dinamica e profondamente umana.