Norme anti-coronavirus maturità 2020: cosa sapere
Come tutti saprete gli esami di maturità, quest’anno, hanno subito un drastico cambiamento e sono stati ridotti alla sola prova orale che si terrà in presenza. Ovviamente, per rispettare il distanziamento sociale necessario per fare in modo che il virus non continui la sua corsa, il ministero ha emanato un‘ordinanza che precisa, nel dettaglio, come devono essere sostenuti rispettando ovviamente delle regole precise. A breve vedremo insieme cosa c’è scritto nell’ordinanza in modo che, il giorno del vostro colloquio, arriviate pronti e sappiate esattamente cosa fare.
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Norme anti-coronavirus Maturità 2020: cosa dice l’ordinanza
Le prove scritte, per quest’anno, sono solo un lontano ricordo; i ragazzi dovranno sostenere solo il colloquio orale per il quale presenteranno un elaborato sulle materie d’indirizzo che discuteranno il giorno dell’orale davanti ad una commissione composta da sei professori interni e dal presidente. Durante la mattinata possono venire esaminati solo cinque studenti che dovranno arrivare in lassi di tempo differenziati per evitare contatti. La commissione dovrà mantenere la distanza di almeno due metri e dovrà indossare la mascherina mentre i candidati, durante l’esposizione, possono toglierla. All’entrata ci saranno gli igienizzanti e le entrate e le uscite saranno diverse e devono essere due.
Norme anti-coronavirus maturità 2020: le parole del ministro
Riguardo la valutazione dell’anno scolastico il ministro Azzolina ha dichiarato che il voto massimo assegnabile alla prova è pari a 40 punti, i restanti 60 punti provengono invece dai crediti del triennio che sono stati rimodulati. Ecco le ultime dichiarazioni del ministro: “La scuola ha affrontato questa emergenza con grande capacità di reazione, il Paese deve esserne fiero – sottolinea la Ministra Lucia Azzolina -. Ringrazio di nuovo tutto il personale, le famiglie, gli studenti. C’è stato uno sforzo importante da parte di tutti. La didattica a distanza ci ha aiutato a salvare l’anno scolastico. Non sostituisce e non potrà mai sostituire del tutto, ovviamente, la didattica in presenza. Ma era l’unica risposta possibile per non lasciare soli bambini e ragazzi e garantire loro il diritto allo studio previsto dalla Costituzione”.
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