Il test di medicina è attualmente l’unico mezzo attraverso il quale superare la selezione che consente l’iscrizione a tale corso di laurea. Ma la situazione potrebbe presto cambiare. La senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo ha presentato una proposta di legge che mira ad eliminare il numero chiuso per l’accesso alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Come stanno attualmente le cose, e qual è la situazione che si prospetta nel caso in cui il disegno di legge dovesse essere approvato?
Test di medicina: stop al numero chiuso?
Il disegno di legge al quale si fa riferimento reca il titolo “Modifiche alla legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di accesso ai corsi di Laurea magistrale in medicina e chirurgia“. E’ stato presentato in data 19 ottobre 2023 e dal 22 dicembre scorso è in corso di esame in commissione. Quali sono i suoi punti salienti? La proposta parte dalla premessa che il numero chiuso nelle facoltà di medicina e chirurgia risale al 1997, ed è stato introdotto, tra le altre motivazioni, per rispettare una sorta di principio di relazione tra il numero di studenti e la capacità delle strutture di ospitarli. Con il passare del tempo, però, tale test di ingresso si sarebbe rilevato – per via della sua rigidità – un sistema non propriamente efficace nell’individuazione degli studenti più preparati e motivati.
La proposta della senatrice (componente della commissione cultura del Senato e vice responsabile del dipartimento scuola di Fratelli d’Italia) continua con la presa in considerazione, come esempio, del modello francese, che consente agli studenti di iscriversi liberamente al primo anno della facoltà di medicina per poi, solo alla fine di questo, essere sottoposti ad una valutazione sull’effettivo loro rendimento. In base all’esito possono accedere o meno al secondo anno.
Fatte le dovute premesse, nel testo si propone che vengano riscritte le regole di accesso in modo da giungere ad un nuovo sistema che metta tutti gli aspiranti medici sulla stessa linea di partenza (non dimentichiamo anche come negli ultimi anni, il numero di corsi privati incentrati sulla preparazione al concorso per l’accesso a tale facoltà sia di gran lunga aumentato comportando, nei fatti, una diseguaglianza tra i candidati).
Test di medicina e numero chiuso, la proposta di legge
Cosa si chiede, nello specifico? Innanzitutto, l’esclusione dell’ammissione al corso di laurea in medicina e chirurgia previo superamento di apposite prove di cultura generale. Secondo, poi, “la libera iscrizione al primo semestre di studio, che dovrà essere coincidente con il primo semestre dei corsi di laurea in biotecnologie (L-2) o in scienze motorie e sportive (L-22)”.
La nuova proposta, sintetizzando l’aggiunta dell’ulteriore articolo che propone di introdurre (l’Articolo 4 – bis alla legge 2 agosto 1999, n. 264, che dovrebbe comporsi di dodici commi) prevede una valutazione degli studenti sulla base dei risultati ottenuti durante i primi esami del semestre in modo da garantire un sistema più meritocratico ed inclusivo. Il suo altro obiettivo è quello di aprire la strada a un numero maggiore di studenti. Anche per andare incontro alla carestia di personale medico alla quale stiamo assistendo impotenti negli ultimi anni (specie nel corso ed a seguito della pandemia).
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