Un altro tragico femminicidio ha scosso Messina il 31 marzo. Sara Campanella, studentessa universitaria di 22 anni, è stata brutalmente accoltellata nei pressi dell’ingresso laterale dello stadio ‘Giovanni Celeste’. La giovane frequentava il terzo anno della facoltà di Tecniche di laboratorio Biomedico presso l’ateneo messinese ‘Gaetano Martino’.
Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi e il trasporto d’urgenza al Policlinico, i medici non hanno potuto salvarla a causa della grave perdita di sangue.
Dettagli dell’aggressione
Sara Campanella stava percorrendo viale Gazzi dopo il suo tirocinio all’ospedale, diretta verso la fermata dell’autobus. L’aggressore l’ha seguita in auto, fermandosi per avvicinarla. Con violenza l’ha colpita al collo con un coltello, recidendole la giugulare nei pressi dell’ingresso laterale dello stadio ‘Giovanni Celeste’.
Un passante, attirato dalle urla, ha tentato inutilmente d’inseguire l’assassino.
Reazioni e dichiarazioni
“Sono senza parole. Oggi la città è stata scossa da una tragedia immensa”
ha dichiarato il sindaco Federico Basile. La rettrice Giovanna Spatari ha aggiunto: “L’università si stringe attorno ai familiari”.
Numerosi studenti e colleghi, disperati, si sono radunati al pronto soccorso appena appresa la notizia.
Contesto e precedenti
Il tragico episodio sembra rievocare un precedente avvenuto sempre il 31 marzo ma 15 anni fa, quando Lorena Quaranta, 27enne di Favara iscritta a Medicina a Messina, venne uccisa dal fidanzato Antonio De Pace, anch’egli studente nella stessa facoltà.
La famiglia di Sara risiede a Portella di Mare, frazione di Misilmeri vicino Palermo, dove la madre lavora come maestra nella scuola dell’infanzia. Il sindaco locale ha ricordato come questa sia l’ennesima giovane vita spezzata nella comunità.
Indagini e operazioni in corso
Le forze dell’ordine hanno avviato un’imponente caccia all’uomo per le strade di Messina. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e del Policlinico, oltre a esaminare il telefonino della vittima alla ricerca di elementi utili.
Secondo alcune fonti, il presunto assassino sarebbe già stato individuato, tanto che i carabinieri hanno fatto irruzione in un’abitazione, trovandola però vuota. Le ricerche continuano con la collaborazione dei testimoni che hanno assistito alla tragedia.
