E dopo gli studenti che hanno legato e picchiato due compagni disabili, ecco emergere un altro episodio degno di un film dell’orrore. Ancora una volta, la vittima è un portatore di handicap. Siamo in una scuola media di Foggia: un insegnante disabile di 43 anni viene regolarmente minacciato da quattro suoi ex allievi, uno di 17 anni, uno di 16 e due di 15 anni; deve consegnar loro del denaro, altrimenti gli bruciano – dicono – l’automobile. E con quella stessa automobile è anche costretto a scorrazzarli per la città.
Il racconto del prof – L’incubo comincia nel 2010, l’uomo non trova la forza di ribellarsi, ha paura; un suo vicino di casa, però, finisce per accorgersi di tutto. E va dritto dalla polizia, sporgendo denuncia. Gli agenti chiamano il povero prof, che lì per lì cerca di minimizzare: è terrorizzato. Arrivano anche i genitori dei ragazzi e lui finalmente si decide a vuotare il sacco, aprendo le porte di un inferno. All’inizio, i bulli chiedevano piccoli prestiti – chiamiamoli così – da cinque a venti euro, una o due volte a settimana. Poi le richieste sono aumentate, trasformandosi in una vera e propria tortura. Lo aspettavano all’uscita di scuola o sotto la sua abitazione, se lui provava a rifiutarsi lo rincorrevano mettendolo in gravi difficoltà fisiche (vista, appunto, la sua disabilità). Gli dicevano che, se non avesse “pagato”, gli avrebbe incendiato la macchina: una macchina speciale, dotata di comandi particolari e suo unico mezzo di trasporto. Davvero viene difficile commentare un simile squallore. Per fortuna, è intervenuto il vicino. E, di conseguenza, la polizia. I quattro ragazzini, adesso, sono accusati di estorsione aggravata continuata; due di loro saranno collocati in comunità, gli altri due se la sono cavata (peccato!) con la misura della permanenza in casa. Un componente del quartetto ha ribadito le minacce al prof anche in commissariato, davanti ai poliziotti…