Tre compagni di scuola indagati per le foto diffuse sulle chat della scuola. I carabinieri stanno facendo accertamenti sull’accaduto.
Una nuova vicenda scuote le istituzioni scolastiche italiane, questa volta legata alla manipolazione di fotografie con l’intelligenza artificiale. Due giovani studentesse, entrambe quattordicenni che frequentano l’Istituto Tecnico “Vittorio Veneto” di Latina, sono state coinvolte in uno spiacevole episodio legato all’app “Bikinioff”: alcune loro foto, palesemente manipolate, sono state diffuse in chat tra i compagni di scuola, scatenando una rissa che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la diffusione delle foto false delle due ragazze sarebbe emersa martedì mattina, 5 marzo, quando alcuni amici e il fidanzato di una delle giovani coinvolte si sono presentati fuori dalla scuola per chiedere spiegazioni ai ragazzi autori delle foto. A quel punto la situazione si sarebbe fatta alquanto tesa tanto che un professore, allertato dalla discussione, ha chiamato che forze dell’ordine. Al loro arrivo, dopo posto sotto sequestro i telefoni degli autori del fotomontaggio
L’applicazione controversa “Bikinioff”
“Bikinioff” è un’app che, partendo da una foto, consente di creare immagini di nudo false ma realistiche. Purtroppo questa non è la prima volta che l’app viene utilizzata per scopi discutibili, con casi precedenti che hanno portato anche a indagini legali per produzione di materiale pedopornografico.
Indagini in corso e coinvolgimento delle autorità competenti
I carabinieri stanno attualmente indagando sulla vicenda, che vedrebbe tra gli indagati tre studenti di età tra i 14 e 15 anni, mentre la Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, ha espresso interesse nel caso e affermato di ricevere almeno due segnalazioni a settimana su vari modi di creare immagini pornografiche. Le famiglie due ragazze coinvolte hanno reagito prontamente, depositando una denuncia presso il comando provinciale dei Carabinieri, che ha avviato un’inchiesta affidata alla Procura dei Minori di Roma. È probabile che anche la scuola prenda provvedimenti disciplinari nei confronti degli studenti coinvolti, come già avvenuto in casi simili.
Il precedente e la recidiva
Non è la prima volta che a Latina si verifica un episodio del genere. Lo scorso settembre, infatti, altri studenti sono finiti sotto inchiesta per aver manipolato e condiviso immagini di cinque compagne e persino di una professoressa “spogliate” virtualmente.
Il problema delle immagini fake
Questa è l’ennesima vicenda che mette in luce l’urgenza di affrontare il problema delle immagini false e manipolate, che rappresentano una minaccia per la dignità e la privacy delle persone coinvolte. È essenziale sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi legati all’uso irresponsabile delle tecnologie di manipolazione delle immagini e adottare misure concrete per contrastare tali fenomeni.