Se il primo giorno di scuola all’istituto Evaristo Dandini di Frascati (RM) è stato del tutto normale, il merito va a un gruppo di papà volenterosi che, insieme all’ex ministro Lorenzo Fioramonti, si sono messi all’opera per “preparare” un’aula accogliente ai ragazzi.
L’ambiente scolastico in cui i bambini dovevano affrontare le loro lezioni, versava in pessime condizioni fin dall’anno precedente, al punto che sarebbe stato improbabile garantire il regolare inizio di scuola alla data prevista. La maestra aveva già espresso la propria perplessità sullo stato dell’arte dell’aula, ritenuta anche abbastanza pericolosa per ospitare la classe di studenti. Infatti, oltre all’esigenza di ritinteggiare le pareti e il soffitto, vi erano altri problemi importanti da affrontare: banchi pericolanti, assenza di armadi e arredi consoni al luogo, sedie instabili.
Così, il gruppo di genitori accogliendo l’appello di aiuto dell’insegnante, ha deciso di rimboccarsi le maniche e organizzare in prima persona il ripristino dello spazio scolastico. Tra i papà sensibili alla problematica e alla serenità dei loro figli, si è registrata la presenza dell’ex ministro Lorenzo Fioramonti, dimissionario durante il primo Governo Conte. Sulla vicenda, l’ex politico ha dichiarato:
“L’aula era in condizioni pessime, la maestra era scoraggiata e ci ha chiesto di aiutarla. Così, nel fine settimana prima che iniziasse la scuola, noi papà ci siamo messi insieme è abbiamo ritinteggiato. E’ stato poi donato un armadio, abbiamo rimesso a posto le viti, i banchi e l’aula ora è molto carina. E’ una bella storia di genitori e insegnanti che si applicano, ma è anche una storia di sopravvivenza e di resistenza. A dirlo è un ministro che si è dimesso per mancanza di fondi, e siamo sempre fermi lì”.
La situazione delle scuole italiane oggi
Se la vicenda appena raccontata fa abbastanza sorridere, in realtà nasconde lo stato in cui molte scuole italiane si trovano. E’ di norma, purtroppo, imbattersi in strutture ed edifici poco agevoli, datati, fatiscenti, aule con soffitti pericolanti, illuminazioni poco efficienti, mancanza di arredi e della strumentazione adeguata, scarso isolamento termico.
Fioramonti, come tanti altri prima di lui, aveva già sollevato il problema della scarsità di risorse economiche e di fondi per poter intervenire in maniera risolutiva. L’ex ministro si è espresso in merito:
“Mancano i finanziamenti infrastrutturali, oltre che sull’organico. Alla fine anche un ex ministro si rimbocca le maniche e va a tinteggiare. Purtroppo questo è lo stato della scuola italiana: o mandavamo i nostri figli in una classe mezza diroccata, o ci rimboccavamo le maniche per ripristinarla”.
Queste dichiarazioni spalancano una finestra su un problema già ben noto a tutte le istituzioni politiche, le quali ogni anno cercano di reperire risorse e fondi per poter “alimentare” la scuola e l’istruzione in genere. Il compito non sarà certo facile, ma con la buona volontà e l’impegno di tutte le forze istituzionali in gioco, la situazione potrà migliorare.