Una scuola in provincia di Monza è stata teatro di una violenta e sconcertante disputa familiare, culminata con il collasso di un professore di 37 anni. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, un parente dell’insegnante, visibilmente agitato, si è presentato alla scuola senza alcun preavviso, dando inizio a una serie di eventi caotici. Un episodio che ha naturalmente scosso una normale mattina scolastica, ma vediamo come sono andate le cose nel dettaglio.
Professore colto da malore durante disputa familiare
Armato di fogli, l’individuo ha letteralmente disseminato documenti per l’edificio, mentre lanciava insulti al professore. La tensione e l’adrenalina generata dalla situazione si sono rivelate troppo pesanti per il docente, che ha avuto un improvviso malore, richiedendo un intervento di soccorso immediato. Come riportato su Primamonza, il tutto è avvenuto venerdì 26 maggio presso la scuola secondaria di primo grado Anna Frank di Meda, un comune italiano di poco più di 23 000 abitanti della provincia di Monza e della Brianza, in Lombardia.
Poco prima delle 8 del mattino, un uomo si è recato nel parcheggio della scuola ed ha preso di mira il docente. Gli ha rivolto insulti e parole pesanti ma, stando alle prime ricostruzioni, non lo avrebbe aggredito fisicamente. Questo, però, è stato sufficiente a far sì che il 37enne si sia talmente agitato da avere un malore. Accortosi di quanto stesse accadendo, il personale scolastico è giunto sul posto per cercare di riportare la calma.
Le condizioni del professore non sono preoccupanti
Allertate le autorità, sul luogo è giunta un’ambulanza intervenuta prontamente per trasportare il professore all’ospedale di Desio, dove è stato sottoposto agli accertamenti medici del caso. Fortunatamente, al momento le sue condizioni non sembrano gravi, ma l’episodio ha scosso l’intera scuola. La scoperta delle ragioni che hanno scatenato questa violenta lite è al centro delle indagini in corso, con l’obiettivo di fare luce sulla situazione.
Ma, a quanto sembrerebbe, non sarebbero collegate direttamente all’attività del docente a scuola. Piuttosto sembra che si tratti – o almeno qualche indiscrezione ha lasciato trapelarlo – di una disputa familiare. Si tratta di un’ipotesi che gli inquirenti stanno verificando. Nel frattempo, per la serie “tutto è bene quel che finisce bene”, il professore se l’è cavata solo con un brutto spavento. E tornerà presto a scuola a svolgere la sua professione come di consueto.
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