Garattini: educare i ragazzi alla salute può aiutarli a combattere le cattive abitudini - Studentville

Garattini: educare i ragazzi alla salute può aiutarli a combattere le cattive abitudini

Garattini: educare i ragazzi alla salute può aiutarli a combattere le cattive abitudini

L’appello del noto farmacologo arriva dal TEDx Taranto e prevede un’ora alla settimana per insegnare la salute nelle scuole.

Silvio Garattini, autorevole figura della medicina italiana e fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, ha lanciato un accorato appello per introdurre l’educazione alla salute nelle scuole italiane. Domenica scorsa, parlando dal palco del TEDx Taranto durante l’evento “OneWorldOneHealth”, Garattini ha sottolineato l’urgenza di affrontare il tema della salute già dai banchi scolastici per provare a prevenire le cattive abitudini che portano a molte delle malattie più diffuse. “Basterebbe un’ora a settimana per realizzare qualcosa di completamente differente” ha affermato Garattini. Sensibilizzare i giovani e orientare la loro formazione verso uno stile di vita sano e consapevole è un tema che non può più essere trascurato.

L’urgenza di cambiare la cultura della salute

Nel suo intervento Garattini ha evidenziato come la mancanza di un’educazione strutturata alla salute abbia contribuito a diffondere abitudini poco sane e stili di vita dannosi. “Ci vuole del tempo, ma se non cominciamo, non lo faremo mai”, ha dichiarato, lanciando un messaggio che mira a promuovere una vera e propria “rivoluzione culturale” partendo dai giovani.

Garattini ha anche parlato dell’eccessiva medicalizzazione e della dipendenza dai farmaci, spesso imposta dal mercato farmaceutico. “Oggi tutto è stato sviluppato per aumentare le cure, ma è stato creato anche un grande mercato, quello della medicina, che vuole espandersi, non ridursi. Il mercato ci tiene a non far sapere che molte malattie non piovono dal cielo, ma sono frutto delle nostre cattive abitudini”. Secondo Garattini, la prevenzione dovrebbe diventare il fulcro della medicina moderna mentre l’educazione, fin da piccoli, potrebbe ridurre drasticamente l’incidenza di malattie come il diabete di tipo 2 che affligge già 4,5 milioni di italiani e che potrebbe essere evitato semplicemente migliorando le abitudini alimentari e incentivando l’attività fisica.

La proposta di Garattini e il dibattito internazionale

Già da qualche mese, Garattini ha proposto di introdurre nelle scuole italiane un’ora dedicata alla salute, ma il ministero dell’Istruzione non sembra della stessa idea. Il farmacologo ha sottolineato come sia “ridicolo che il ministero dell’Istruzione non trovi il tempo di farlo” e ha indicato l’educazione alla salute come una questione di rilevanza sociale. “L’educazione alla salute non dovrebbe essere vista come un argomento accessorio, ma come una competenza fondamentale, al pari di italiano e matematica, che deve formare i cittadini di domani”.

Il tema della prevenzione e della promozione di uno stile di vita sano è al centro anche del dibattito internazionale. A marzo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità, la World Obesity Federation ha rilasciato dati allarmanti: entro il 2035, più della metà della popolazione mondiale potrebbe rientrare nella categoria degli obesi o dei sovrappeso, con le fasce più giovani particolarmente a rischio. La federazione ha previsto un raddoppio dei tassi di obesità sia tra i ragazzi, che potrebbero raggiungere i 208 milioni, sia tra le ragazze, stimate a 175 milioni.

Un invito all’azione

Garattini ha lanciato anche un appello ai medici, chiedendo un cambio di mentalità. Secondo il professore non dovrebbero limitarsi a prescrivere farmaci, ma promuovere i comportamenti salutari. “Dovrebbero consigliare di camminare ogni giorno per almeno tre chilometri, incentivare la perdita di peso e monitorare i progressi dei pazienti verso uno stile di vita più sano”. Il suo intervento si è poi concluso con la speranza che si possa portare avanti un’informazione sanitaria indipendente, svincolata dai condizionamenti del mercato e più attenta ai veri bisogni della popolazione.

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