Prendere brutti voti a scuola non piace a nessuno, men che meno ai genitori. Per questo, ogni volta che portiamo a casa un 4 o un 5, dobbiamo sostenere il peso di comunicarlo a mamma e papà che contenti, di certo, non sono. La loro reazione può variare sia di famiglia in famiglia che di occasione in occasione. Se si tratta della prima volta, magari, saranno comprensivi, cercando di capire come è andata e probabilmente sostenendoci dicendoci che può capitare.
Se si tratta dell’ennesimo brutto voto, invece, potrebbero mostrarsi molto meno disponibili. Rimproverandoci, alzando la voce, mettendoci in punizione. Ma non, sicuramente, picchiandoci con una scopa o con un cavo della corrente elettrica. Si tratta di uno scenario al quale probabilmente nessuno di noi è abituato e che nessuno vorrebbe sperimentare. Ma è questo che è successo a Pavia tre anni fa, dove una coppia di origini indiane puniva i propri figli ricorrendo a tali mezzi a causa dei brutti voti presi a scuola.
Genitori picchiano figli per brutti voti
Il momento della pagella non doveva essere vissuto con molta tranquillità in quella casa. Erano stati i figli stessi a denunciare quanto subito da parte dei genitori. Ovvero violenze a seguito della scoperta dei voti da questi non ritenuti soddisfacenti. Inizialmente tali comportamenti erano stati considerati come maltrattamenti in famiglia. Successivamente il reato è stato derubricato in abuso di mezzi di correzione. Della vicenda si è interessato anche il Tribunale per i minorenni di Milano, che ha disposto l’allontanamento dei due ragazzi dalla famiglia nell’ambito della quale avevano subito tali maltrattamenti.
Genitori condannati a risarcimento di 20mila euro
Il tribunale ha anche condannato i genitori dei ragazzini, di 12 e 16 anni all’epoca dei fatti, a 4 mesi per abuso di mezzi di correzione (la pena è poi stata sospesa) e al risarcimento di 10mila euro a testa, ai figli, per le violenze subite in ambito domestico. La cosa che fa riflettere, inoltre, è che i voti dei ragazzi fossero comunque sufficienti, non tali da poter scatenare una simile rabbia (nessun voto lo sarebbe in ogni caso). Tuttavia, i genitori non erano soddisfatti giudicandoli evidentemente non idonei alle proprie aspettative. Il difensore della coppia ha voluto sottolineare come, nel frattempo, genitori e figli abbiano riscostruito un rapporto e che la famiglia abbia annunciato ricorso in appello.
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