Il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha annunciato che, a partire dal prossimo anno scolastico, torneranno i Giochi della Gioventù. Per anni hanno rappresentato un appuntamento importante nel calendario scolastico, ma negli ultimi tempi avevano perso presa sia sui più giovani che sui loro docenti, fino a quando erano stati definitivamente aboliti nel 2017. Ora, però, sembra che verranno ripristinati, e si spera che gli studenti saranno entusiasti di parteciparvi e di avere un’opportunità di socializzazione con i loro coetanei. Scopriamone di più.
Tornano i Giochi della Gioventù
Ad esprimersi in merito è stato il ministro Abodi nel corso di un’intervista televisiva rilasciata all’interno del programma Generazione Z condotto da Monica Setta. Il ministro ha dichiarato che, a suo parere, attualmente le ore di attività fisica a scuola sono ancora poche. Dalla collaborazione con il Ministro dell’Istruzione e del merito Valditara è nato il progetto riguardante i ‘Nuovi giochi della gioventù’.
“Dal prossimo anno scolastico riprenderemo, passo dopo passo, facendo in modo che diventino un’opportunità di socialità e dove entreranno anche i temi dell’alimentazione, della salute, dell’ambiente, della disabilità e delle pari opportunità”.
Ha dichiarato. Ed ha aggiunto che la scuola spesso non riconosce il valore dello sport, ma che bisognerebbe farli coesistere, magari trovando un equilibrio tra la formazione scolastica e la pratica sportiva.
Giochi della gioventù, cosa sono
I Giochi della Gioventù sono stati una importante manifestazione sportiva nazionale per gli studenti italiani dai 7 ai 17 anni. Sono stati creati nel 1968 dal presidente del CONI Giulio Onesti con il supporto di altri dirigenti sportivi come Mario Mazzuca, Mario Vivaldi e Bruno Fabjan. L’obiettivo principale di tale manifestazione era quella di promuovere l’attività fisica e sportiva tra i giovani, così come di scoprire e sviluppare i talenti sportivi emergenti. Ma anche quello di arginare il diffuso disagio sociale giovanile: hanno contribuito alla promozione di un sano spirito competitivo.
Le discipline dell’atletica leggera che ne facevano parte comprendevano la velocità, il mezzofondo, il salto in alto, il salto in lungo, il getto del peso e il lancio del vortex. Oltre alla competizione sportiva, i Giochi della Gioventù erano anche un’opportunità per i giovani di incontrarsi e socializzare con coetanei provenienti da tutta Italia. Fino a quando si è deciso di abolirla, la manifestazione ha contribuito a sviluppare l’interesse per lo sport tra bambini e adolescenti.
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