Il mondo dell’informazione potrebbe subire una svolta: sta prendendo forma un’iniziativa che potrebbe portare ad un cambiamento significativo per chi aspira a diventare giornalista. Dopo diverse discussioni, sembra che l’ordine voglia concretizzare l’idea di istituire un corso di laurea dedicato al giornalismo, aprendo una nuova strada prioritaria per accedere alla professione. Vediamo cosa cambierebbe rispetto ad oggi.
L’ordine dei giornalisti vuole cambiare i criteri di accesso
Al giorno d’oggi, per diventare giornalista ed ottenere la qualifica professionale, non è obbligatorio essere laureati, ed i percorsi universitari specifici sono quasi inesistenti. I master hanno assunto il ruolo di scorciatoia, specie rispetto a mesi o anni di praticantato, ma con costi sempre più elevati e quindi non accessibili a tutti quelli che desiderano intraprendere questa carriera. Ora, però, le cose potrebbero cambiare.
Una delegazione del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti composta dal presidente Carlo Bartoli, dal vicepresidente Angelo Baiguini, dalla segretaria nazionale Paola Spadari e dal tesoriere Gabriele Dossena, ha avanzato alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, la proposta di istituire un corso di laurea in giornalismo come principale via d’accesso alla professione.
La proposta mira a fare emergere l’importanza di una formazione specifica nel campo del giornalismo, capace di dotare gli aspiranti professionisti delle competenze necessarie per affrontare il mestiere. La commissione ritiene che una laurea ad hoc fornirebbe una solida base teorica e pratica, alla quale si affiancherebbero esperienze sul campo e tirocini formativi all’interno delle redazioni di giornali, radio e televisioni.
“Alzare il livello qualitativo di formazione delle future generazioni di giornalisti”
La delegazione è stata accolta dalla ministra nella sede del Mur di Roma: durante l’incontro sono stati affrontati temi cruciali per il futuro della professione in un clima di grande collaborazione. Il presidente dell’Ordine ha presentato la sopra anticipata proposta approvata all’unanimità dal Consiglio nazionale dell’Ordine. La motivazione alla base di questa iniziativa consiste nella necessità di elevare la qualità della formazione delle future generazioni di giornalisti.
Durante il suo intervento, Bartoli ha sottolineato come il panorama mediatico stia subendo rapidi cambiamenti, con nuove tecnologie e piattaforme che richiedono competenze giornalistiche sempre più avanzate. Una laurea specifica in giornalismo garantirebbe agli aspiranti professionisti una preparazione più completa ed adeguata, consentendo loro di essere al passo con l’evoluzione del settore e di fornire un servizio informativo di alta qualità ai cittadini. Per realizzare questa proposta, sarebbe però necessario un passaggio preliminare fondamentale: la modifica della legge istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti, la numero 69 del 1963. Per questo motivo il presidente ha dichiarato di essere consapevole di dover sottoporre la proposta al Parlamento per l’approvazione. Nel frattempo, la Ministra Bernini si è dimostrata aperta al dialogo e al confronto con l’ODG, per quanto di competenza del ministero.
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