Il 16 ottobre è dedicato alla celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Il tema scelto per il 2023 è “Water is life, water is food. Leave no one behind” ‒ L’acqua è vita, l’acqua ci nutre. Non lasciare nessuno indietro ‒ e pone al centro dell’attenzione l’acqua, elemento fondamentale per la vita e il cibo nel nostro pianeta. Forse non tutti sanno che solo il 2,5% dell’acqua terrestre è dolce e disponibile per il consumo umano e l’agricoltura: l’intera produzione di cibo nel mondo dipende da questa piccola quota di risorse idriche.
I settori che utilizzano le maggiori quantità di acqua
L’agricoltura è uno dei settori che utilizza la maggior parte dell’acqua dolce disponibile, rappresentando il 72% del consumo mondiale. Negli ultimi decenni una serie di fattori, come l’inquinamento, la crescita della popolazione e i cambiamenti climatici, ha portato a una diminuzione del 20% dell’acqua disponibile per ogni individuo. Secondo la FAO, questa situazione ha creato condizioni di stress idrico per 2,4 miliardi di persone, molte delle quali sono agricoltori che dipendono dall’acqua per le loro attività quotidiane.
Oltre all’agricoltura, circa 600 milioni di persone dipendono dall’ambiente acquatico per la loro sopravvivenza, compresi piccoli pescatori e lavoratori nell’industria ittica che portano avanti l’economia delle comunità costiere, già spesso minacciate da inquinamento e pratiche di pesca insostenibili.
Come affrontare questa sfida
Si tratta di una sfida globale per una produzione di cibo più efficiente in termini di consumo di acqua che richiede una collaborazione tra scienza, tecnologia e pratiche sostenibili. È anche essenziale garantire una distribuzione equa delle risorse idriche e proteggere i delicati ecosistemi acquatici da sfruttamenti eccessivi.
A livello individuale, tutti noi possiamo contribuire a ridurre il consumo di acqua facendo scelte alimentari più consapevoli e riducendo gli sprechi alimentari. Il comportamento quotidiano ha un impatto significativo sui consumi idrici: per esempio, produrre cibo di origine animale richiede notevoli quantità d’acqua, mentre alimenti di origine vegetale sono generalmente più efficienti dal punto di vista idrico. Diventa quindi importante trasmettere alle nuove generazioni la sensibilità di potere contribuire alla sicurezza alimentare e alla cura e al risparmio delle risorse idriche. Piccole azioni quotidiane possono fare la differenza, come inserire nella dieta alimenti la cui produzione richiede poca acqua, riciclare gli avanzi e prediligere l’acquisto di capi di abbigliamento in fibre naturali, come il cotone o la lana, evitando quelle sintetiche che spesso rilasciano microplastiche nei sistemi idrici.
Le iniziative del Ministero della Salute e della FAO
Da qualche anno il Ministero della Salute realizza un’iniziativa editoriale intitolata “La Nutrizione giocando: principi di base per una corretta alimentazione, per la promozione dell’educazione alimentare a partire dalla scuola primaria”. Si tratta di due e-book, uno rivolto agli insegnanti affinché acquisiscano i concetti della sana alimentazione da trasmettere al bambino; il secondo rivolto direttamente agli studenti, con riassunti, illustrazioni e giochi educativi da fare a casa o in classe, da soli o in gruppo.
Anche la FAO da diversi anni si rivolge agli studenti con il “Concorso poster”, pensato per i ragazzi tra i 5 e i 19 anni che sono invitati a usare la loro creatività per realizzare un poster che illustri le loro azioni a favore delle risorse idriche. I poster, che possono essere disegni, dipinti o creazioni digitali, dovranno essere caricati sul sito della Giornata Mondiale dell’Alimentazione per selezionare i vincitori.