Gita alternativa: studenti organizzano un viaggio a budapest

Gita alternativa degli studenti, ma viene segnata come assenza

Gita alternativa degli studenti, ma viene segnata come assenza

Un viaggio d’istruzione rappresenta un’opportunità formativa importante nella vita scolastica, ma i costi crescenti rischiano di trasformarlo in un privilegio. È quanto accaduto in un liceo di Galatina, in provincia di Lecce, dove una gita in Grecia dal costo di circa 800 euro ha creato una separazione tra chi poteva permettersela e chi no.

Anziché rinunciare completamente all’esperienza, un gruppo di studenti ha deciso di prendere l’iniziativa, organizzando autonomamente un viaggio alternativo a Budapest, più accessibile ma altrettanto arricchente dal punto di vista culturale.

Dettagli del viaggio scolastico in Grecia

Il progetto di viaggio d’istruzione proposto dal liceo di Galatina prevedeva un itinerario ricco di storia e cultura attraverso la Grecia classica. Gli studenti avrebbero dovuto visitare Atene, con la sua Acropoli e i monumenti millenari, per poi proseguire verso altri siti archeologici fondamentali come Micene, famosa per i suoi tesori micenei, l’antica Corinto e il santuario di Delfi, considerato il centro del mondo nell’antichità greca.

Tuttavia, il costo di circa 800 euro rappresentava una barriera economica significativa per molte famiglie. Questa cifra, considerata eccessiva da diversi genitori, ha portato all’esclusione automatica di una parte degli studenti che, pur desiderando partecipare all’esperienza formativa, si sono trovati impossibilitati a causa del prezzo proibitivo.

Organizzazione del viaggio alternativo a Budapest

Di fronte all’elevato costo della gita scolastica, gli studenti hanno dimostrato spirito d’iniziativa organizzando autonomamente un viaggio a Budapest. La capitale ungherese si è rivelata una meta molto più accessibile, con un costo complessivo di circa 300 euro, meno della metà rispetto agli 800 previsti per la Grecia.

I ragazzi hanno coordinato insieme ogni aspetto del viaggio, dalla prenotazione dei voli alla ricerca di alloggi economici, dimostrando capacità organizzative e senso di responsabilità. Mentre i compagni partivano verso la Grecia, questo gruppo si è diretto verso l’Ungheria, riuscendo a non rinunciare all’esperienza formativa del viaggio nonostante le limitazioni economiche.

Reazioni e conseguenze nella scuola

Al ritorno dal viaggio autonomo, gli studenti si sono trovati ad affrontare serie ripercussioni. La dirigente scolastica ha manifestato il suo disappunto per l’iniziativa, decidendo di segnarli tutti come assenti ingiustificati. Secondo la preside, l’istituto non aveva nulla da rimproverarsi, avendo anche proposto un’alternativa più economica con un viaggio in Italia.

Molti genitori hanno però criticato aspramente la scuola, lamentando una gestione approssimativa dell’organizzazione e soprattutto la programmazione con scarso preavviso che avrebbe contribuito all’aumento dei costi. La tensione tra famiglie e istituzione scolastica è aumentata considerevolmente, trasformando una semplice questione organizzativa in un caso che ha sollevato dibattiti sull’accessibilità economica delle attività formative.

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