Può accadere che un imprevisto causi l’annullamento di un qualsiasi evento. Ma in questo caso, quanto avvenuto ha dell’incredibile. Ci riferiamo a quanto successo in una scuola della provincia di Ancona, dove una gita scolastica è saltata a poco più di 12 ore dalla partenza. Come sono andate le cose e cosa le ha causate ve lo diciamo di seguito.
Gita annullata a poche ore dalla partenza
Tutto è pronto per la partenza. Bagagli fatti, eccitazione a mille e tanta voglia di partire. La classica atmosfera che precede ogni viaggio, anche quelli di istruzione, che si fanno con i propri compagni di classe, quelli con i quali si condivide la maggior parte della propria giornata. E con i quali si stanno per visitare Roma e Tivoli, due città ricche di bellezze mozzafiato e di cultura. Ma evidentemente qualcosa va storto, perché la gita viene annullata. Solo 12 ore prima della partenza. A quanto è dato sapere, per motivi disciplinari e per mancanza di accompagnatori.
Secondo quanto riportato sul Corriere Adriatico, i genitori però non avrebbero ricevuto alcuna comunicazione in merito. Alcuni di questi si sarebbero recati, la mattina della partenza, presso il luogo nel quale erano parcheggiati i pullman, cercando di avere un dialogo con i professori e bloccando di fatto in mezzi in partenza con a bordo le altre classi. A questo malcontento è seguito l’arrivo della polizia, chiamata per riportare l’ordine e far partire le classi che effettivamente erano state autorizzate (sebbene con un’ora di ritardo), e per cercare di trovare una soluzione in merito.
La rivolta dei genitori
A lamentarsi, oltre gli studenti, sono stati i loro genitori. Hanno sottolineato la mancanza di rispetto nei confronti dei loro figli. La gita infatti era già stata pagata, e a loro non sarebbe arrivata alcuna comunicazione ufficiale relativa al suo annullamento. Stando a quanto emerso, ad ostacolare la partenza, unitamente a motivazioni di tipo disciplinare, ci sarebbe stato un problema di reperimento di insegnanti accompagnatori. A detta dei genitori, però, i loro figli non sarebbero stati oggetto di alcun provvedimento per cui, questa decisione, sarebbe stata un fulmine a ciel sereno. Anche in virtù del fatto che non erano stati avvisati della concreta possibilità che la partenza fosse a rischio. La classe rimasta a casa, la seconda del liceo a indirizzo Scienze Umane Rinaldini, è la stessa che qualche mese fa, a poche settimane dall’inizio dell’anno scolastico, era stata protagonista di diverse sospensioni per l’introduzione di una bottiglia di vodka a scuola.
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