La 18enne di Cassino ha affrontato l’esame di maturità dall’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, dove è stata ricoverata dopo un grave incidente in motorino.
Giulia, una giovane di 18 anni di Cassino, ha realizzato il suo sogno e si è maturata nonostante le circostanze straordinarie. Due anni fa, infatti, la vita di Giulia è cambiata radicalmente a causa di un grave incidente in motorino che l’ha costretta a un lungo percorso di ricoveri e interventi chirurgici. Nonostante le avversità e grazie alla “scuola in ospedale”, è riuscita a rimanere al passo con gli studi e ha sostenuto l’esame di maturità dal letto dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.
Il percorso di Giulia
L’estate scorsa Giulia è stata trasferita al Rizzoli per un’importante operazione chirurgica e a marzo ha dovuto affrontare un ulteriore lungo ricovero nel reparto di Chirurgia Ortopedica Ricostruttiva e Tecniche Innovative; a maggio poi, era stata dimessa, ma un nuovo ricovero a inizio giugno ha richiesto l’attivazione urgente della procedura per sostenere l’esame di Stato fuori sede, da Cassino, dove Giulia frequentava la scuola, a Bologna, sede dell’istituto dove era ricoverata.
La coordinatrice della Scuola in ospedale del Rizzoli, Antonella De Tommasi, ha spiegato l’importanza di garantire un esame formale e rigoroso, nonostante le difficili circostanze: “La maturità è un momento simbolico e un atto pubblico ufficiale che richiede uno svolgimento formale rigoroso. Grazie alla collaborazione tra la nostra scuola, l’Ufficio scolastico del Lazio, la direzione del Rizzoli e la commissione d’esame della scuola di provenienza, siamo riusciti a organizzare tutti i passaggi necessari per permettere a Giulia di sostenere il suo esame anche se ricoverata, e di questo siamo davvero felici”.
Come si sono svolte le prove
Le prove scritte di Italiano ed Economia sono state inviate via PEC alla direzione ospedaliera e Giulia le ha svolte dal suo letto sotto la supervisione della professoressa coordinatrice e dei docenti dell’Istituto Scappi, delegati dalla commissione d’esame della sua scuola di provenienza; l’esame orale è stato invece sostenuto in collegamento dal Rizzoli, ma regolarmente inserito nel calendario della sua classe di Cassino.
Il direttore generale del Rizzoli, Anselmo Campagna, ha sottolineato come questa esperienza sia stata straordinaria anche per il personale sanitario. “Garantire a Giulia la possibilità di sostenere l’esame di maturità ha contribuito a mantenere un legame fondamentale con la vita al di fuori dell’ospedale, un aspetto cruciale per il suo percorso di guarigione”.
La Scuola Superiore al Rizzoli
Dal 1997, il Rizzoli ospita una scuola superiore grazie a un accordo tra l’istituto, l’Ufficio scolastico regionale e l’Associazione per lo studio e la cura dei tumori delle ossa e dei tessuti molli. Questo ha permesso a numerosi pazienti di continuare il loro percorso educativo nonostante la degenza ospedaliera. I docenti dell’Istituto Scappi di Castel San Pietro, affiancati da altri insegnanti e volontari, seguono gli studenti, pianificando le attività scolastiche in base alle esigenze dei pazienti. Questo ha permesso a Giulia di continuare l’attività didattica quotidiana nonostante i lunghi periodi di degenza, con lezioni e verifiche concordate tra gli insegnanti della scuola di provenienza e quelli che prestano servizio in ospedale.
L’impegno del personale sanitario e dei docenti ha trasformato la Scuola in ospedale in una realtà consolidata, offrendo continuità e supporto educativo ai giovani pazienti. La storia di Giulia rappresenta un esempio di come la determinazione e la collaborazione possano superare le difficoltà più grandi, permettendo di raggiungere traguardi significativi anche nelle circostanze più avverse.