Gli errori grammaticali più comuni che facciamo quando parliamo

Gli errori grammaticali più comuni che facciamo quando parliamo

Errori grammaticali comuni in italiano: gli errori più frequenti commessi dagli italiani e gli esempi per non fare brutte figure!
Gli errori grammaticali più comuni che facciamo quando parliamo

GLI ERRORI GRAMMATICALI PIÙ COMUNI CHE FACCIAMO QUANDO PARLIAMO

Ma però o però? Purtroppo o pultroppo? Proprio o proprio? Quali sono gli errori grammaticali più comuni che facciamo? La lingua italiana è ricca di grammatica e alcune regole sono complicate e difficili da imparare. Spesso però, noi italiani, non facciamo buon uso delle regole della nostra lingua, sia in quella scritta, sia quando siamo impegnati in conversazioni. Ma quali sono gli errori più comuni che facciamo a discapito di tutte le regole in uso?
Gli italiani conoscono l’italiano? Fino al 25 ottobre si celebra la settimana della lingua italiana nel mondo: l’evento di promozione dell’italiano come grande lingua di cultura classica e contemporanea. Divertiamoci quindi a scoprire quali sono gli strafalcioni più frequenti nella lingua italiana quando parliamo!

ERRORI GRAMMATICALI PIÙ COMUNI IN ITALIANO 

Gli italiani, lo sanno tutti, sono un popolo meraviglioso, ma come tutti i comuni mortali, hanno delle pecche, alcune molto evidenti. Solamente i puristi della lingua sono in grado di conoscere alla perfezione tutte le regole della lingua italiana applicate al linguaggio parlato, alle conversazioni. La maggioranza purtroppo commette innumerevoli errori grammaticali e neanche se ne rende conto. Ecco alcuni esempi di errori più comuni che facciamo quando parliamo.

  • IL CONGIUNTIVO

    Croce e delizia della lingua italiana. I verbi, vanno capiti ed imparati e non c’è cosa più fastidiosa di una persona che cade proprio sul congiuntivo, come se fosse l’indice per capire a che livello si è messi con la lingua parlata! È un vero e proprio tallone d’Achille!

  • COME SI USA PIUTTOSTO CHE

    È in testa agli errori grammaticali commessi dagli italiani. Prima di tutto: piuttosto che significa “più che” o “anziché”. E non “o”!!! Quindi “andiamo al mare piuttosto che il montagna” non esiste, è illegale, da bollino rosso.

  • I PRONOMI GLI E LE

    Sembra facile, ma non lo è affatto per molti connazionali che usano spesso i pronomi in maniera scorretta. I pronomi, in effetti, sono un altro grande scoglio. “Gli ho detto che era molto simpatica”. In questo caso, riferendoci ad una persona di sesso femminile, bisogna usare il pronome “le”: “Le ho detto che era molto simpatica”. Preso nota?

  • PURTROPPO O PULTROPPO

    Uno degli errori più comuni: ovviamente pultroppo non esiste, perciò fate attenzione. La forma corretta è purtroppo, ossia un avverbio il cui significato è: malauguratamente, disgraziatamente, sfortunatamente.

  • PROPRIO O PROPIO

    Quando parli o scrivi sei sempre indeciso? Facciamo chiarezza: Propio”, è una parola che appartiene all’italiano cosiddetto “popolare”  tipico di coloro che hanno come punto di riferimento il dialetto. “Proprio” è la parola esatta: può essere sia un avverbio, come nella frase “non ci penso proprio”; un aggettivo, come in “ognuno ha la propria opinione”.

  • A GRATIS

    Come? Notate anche voi qualcosa di strano? Non si usa mai dire così, ma solo un semplice “Gratis”.

  • IL PRONOME LORO

    Nella lingua parlata spesso si usa loro come soggetto (“Loro ci andranno”) oppure quando si trova dopo il verbo (“Lo faranno loro”). Non vi confondete quindi: non si dice mai “il di loro” o “la di loro”, ma “il loro” e “la loro”.

  • MA PERÒ

    Ma è una congiunzione avversativa. Nel linguaggio parlato spesso la si rafforza con però. Tuttavia, questo è un errore grammaticale, perché ma e però hanno lo stesso identico significato. Basta il solo ma o il solo però, non dimenticatelo!

  • L’ARTICOLO DAVANTI AL NOME

    Chi non ha un amico del nord Italia? La Paola, la Francesca. Errore!!! Infatti è uno dei più comuni, ma mai mettere l’articolo davanti ad un nome di persona. Per chiarire, l’articolo potrà essere usato davanti a un cognome (i Cesari, gli Scipioni) e al singolare se seguiti da un aggettivo ( il grande Leonardo Da Vinci), o per il titolo di un ‘opera d’arte o di letteratura (l’Amleto).

  • I SUPERLATIVI IRREGOLARI

    Qui vi cogliamo impreparati! Acre fa acerrimo, aspro asperrimo, celebre fa celeberrimo, integro fa integerrimo, misero fa miserrimo, salubre saluberrimo. Inoltre, benefico, magnifico e munifico fanno irregolarmente beneficentissimo, magnificentissimo e munificentissimo.

  • ENTUASIASTO O ENTUSIASTA?

    Si usa “entusiasta” per maschile e femminile, mentre al plurale si usa entusiasti ed entusiaste. Mai declinarlo al maschile.

  • LE PAROLE USATE MALE

    Non parlate a caso, solo perché alcune parole o frasi vi sembrano ad effetto e idonee per una particolare occasione. Le parole hanno un significato preciso e va rispettato. Attenzione anche a come pronunciate le parole: édile, móllica, persuádere anziché edìle, mollìca, persuadère, perché le parole sdrucciole sembrano più eleganti, ma non certo corrette!

ERRORI GRAMMATICALI IN ITALIANO

Per la serie, la matematica non è un’opinione, ma neanche la lingua italiana!!! Questi sono solo alcuni degli errori grammaticali più comuni nella lingua italiana. Conoscevi già tutte queste regole della grammatica? Divertitevi a scovarne altri errori e soprattutto non cadete più su questi!

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