In relazione al futuro della formazione sta emergendo un trend globale carico di potenzialità: è un’evoluzione della realtà virtuale che consente di creare avatar fotorealistici, repliche digitali di un professore in carne e ossa, i cosiddetti “avateacher”.
A dimostrare l’incidenza di questa tendenza è stato l’approfondimento effettuato su testate internazionali, in occasione del Digital Learning Day, da Espresso Communication per IgoodI, la prima avatar factory italiana, impegnata ad applicare la tecnologia di QuestIT , basata sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, per produrre autentici gemelli digitali interattivi.
Gli insegnanti diventano avatar che rispondono con il 97% di accuratezza
Nel mondo, cominciano infatti a diffondersi case history interessanti in merito all’utilizzo di questi “gemelli digitali”. Il magazine australiano The Conversation ha raccontato l’esperienza di un professore di economia dell’Università del Nord Carolina che, da un palco interamente virtuale, utilizza un avatar per insegnare ai propri studenti.
L’Università di Stanford organizza invece un apposito corso sulla realtà virtuale, facendo immergere i frequentanti in un vero e proprio universo digital. Gli allievi indossano degli speciali visori per prendere parte alle lezioni sotto forma di avatar e interagire con i propri compagni, apprendendo le informazioni in modo efficace e diretto.
The Japan News, inoltre, descrive l’apprendimento incentrato sull’utilizzo dei gemelli digitali addirittura come una consuetudine piuttosto capillare, destinata a consolidarsi sempre di più in un prossimo futuro.
“Avateacher”: le 10 applicazioni più sorprendenti di questa rivoluzione
Le applicazioni di questi “avateacher” sono insomma molteplici: ecco le 10 più all’avanguardia in campo accademico:
- in Nuova Zelanda, sono dei “maestri digitali” a insegnare l’uso e le forme dell’energia rinnovabile ai bambini;
- in Nord Carolina, il digital teacher espone nozioni economiche e finanziarie, da un palco interamente virtuale;
- la Florida International University si affida al gemello digitale di una bartender per trasmettere agli allievi le ultime tendenze in termini di branding e ospitalità:
- in Germania, un “avatar robot” permette a un bambino in gravi condizioni di salute di poter ugualmente prendere parte all’esperienza scolastica;
- in Canada, gli “avateacher” contribuiscono a costituire vere e proprie community di condivisione nell’ambito di piattaforme virtuali;
- in India, gli insegnanti digitali sono cruciali per portare avanti percorsi di apprendimento interattivi e ottimizzare il coinvolgimento scolastico;
- l’Università della Georgia, partendo dagli effetti della realtà virtuale, modella scenari immersivi con contenuti ad hoc per verificare le competenze e le capacità degli studenti;
- a Singapore le possibilità offerte dall’avanzamento delle tecnologie digitali consentono di migliorare le presentazioni professionali, in modo da trasmettere gli svariati usi della tecnologia 3D in ambito industriale e progettuale;
- l’Università dell’Arizona studia gli avatar per comprendere quale “avateacher” aderisce meglio ai bisogni dei frequentanti;
- negli Stati Uniti, gli studenti di un corso di AI possono fare riferimento a un docente digitale capace di rispondere con un’accuratezza del 97%.