Rivoluzione digitale, sono in arrivo i cartellini – All'inizio dell'anno scolastico il Ministro Profumo ha annunciato che il 2013 sarà l'anno della rivoluzione digitale per la scuola italiana. Il MIUR distribuirà ad ogni classe un tlabet, il registro e le pagelle elettroniche diverranno una realtà. Una scuola di Savona, l'itis Ferrari, allinenandosi alle direttive del ministro, introdurrà da novembre una novità: il cartellino magnetico per gli studenti.
Studenti come impiegati – Prima di entrare a scuola gli studenti liguri dovranno strisciare il badge che sono tenuti a portare sempre con loro. Strisciando il cartellino, infatti, verrà registrato il loro ingresso a scuola nel registro elettronico scolastico. L'epoca degli appelli e delle mani alzate sembra ormai una realtà lontana. Nel giro di due anni infatti tutte le scuole superiori italiane dovrebbero adottare questo metodo elettronico di registrazione delle presenze.
In tempo di crisi, tocca risparmiare – Parlare di rivoluzione digitale in un momento in cui le scuole cadono a pezzi sempra un'utopia, tuttavia la bravura e le competenze tecniche dei prof e degli studenti dell'Itis Ferrari, hanno aggirato il problema. La scuola non ha comprato il software attiggendo a finanziamenti inesistenti, la scuola ha autoprodotto il programma e gli sturmenti necessari. Afferma il preside "è un modo per dimostrare il valore dell’istruzione tecnica. Troppo spesso, infatti, in Italia la formazione liceale è stata privilegiata rispetto a quella che coniuga la teoria al laboratorio, a differenza di quanto si è ritenuto nel resto d’Europa con la formazione di tecnici specializzati.Al contrario, la possibilità di coniugare l’istruzione tra i banchi con l’attività pratica, nei laboratori quanto nelle aziende che ospitano i nostri studenti stagisti, apre un mondo ricco di opportunità."
Che ne pensano gli studenti? – L'idea di registrare il proprio ingresso a scuola in modo elettronico non piace a tutti. Soprattutto a chi marina la scuola per sport. Troveranno il modo di saltare la scuola? Di certo di impegnaranno per trovare una soluzione!