Gli studenti incontrano Barbero per parlare di scuola e fascismo - Studentville

Gli studenti incontrano Barbero per parlare di scuola e fascismo

Gli studenti incontrano Barbero per parlare di scuola e fascismo

Un evento organizzato da Sky per riflettere sullo studio della storia a scuola con la partecipazione di Alessandro Barbero e del protagonista della serie M – Il Figlio del Secolo.

Il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano ha ospitato un evento che è riuscito a unire storia e spettacolo: “L’ascesa del fascismo: domande e risposte con Alessandro Barbero”, organizzato da Sky lunedì 20 gennaio. All’incontro hanno partecipato studenti degli ultimi anni delle superiori, accompagnati dai docenti.

Presente anche Luca Marinelli, il protagonista della fortunata e chiacchierata serie di Sky M – Il Figlio del Secolo che ripercorre l’ascesa al potere di Benito Mussolini. Durante l’evento, lo storico e accademico Alessandro Barbero ha risposto alle curiosità degli studenti con la sua consueta dialettica coinvolgente e divertente. Alcune delle domande più significative hanno riguardato simboli e strategie del fascismo: “Perché i fascisti adottarono il colore nero come divisa?”, “Chi finanziava le squadracce?” e “Mussolini fu davvero un soldato valoroso o è un’immagine costruita?”.

L’incontro non è stato solo un evento dal vivo: la lunga lezione di Barbero sarà suddivisa in quattro episodi e pubblicata nell’ormai celebre podcast Chiedilo a Barbero tra i mesi di febbraio e marzo, offrendo così una risorsa preziosa a chiunque voglia approfondire la storia del fascismo.

La scuola e il fascismo: un tabù ancora da superare?

L’evento ha acceso il dibattito sul modo in cui la scuola italiana affronta il tema del fascismo. Gli studenti presenti hanno evidenziato come, spesso, questa parte della storia venga trattata in fretta, quasi agli sgoccioli dell’ultimo anno. “La maggior parte delle cose che so sul fascismo le ho apprese dall’Anpi a cui sono iscritto, dato che la scuola lo affronta nei programmi solo alla fine della quinta”, ha raccontato uno studente.

Un’altra giovane ha sottolineato la mancanza di discussione in classe: “Si arriva a parlarne agli sgoccioli, spesso non c’è possibilità di confronto. Bisogna fare in modo che non accada più e sensibilizzare tutti”. Anche i docenti presenti hanno espresso entusiasmo per iniziative come questa, considerandole un modo più diretto e coinvolgente per avvicinare i ragazzi alla storia.

La protagonista di queste riflessioni non è stata solo la scuola, ma anche l’esperienza personale di Luca Marinelli. L’attore ha raccontato delle difficoltà affrontate durante gli anni scolastici: “Pensavo di conoscere la storia, ma durante il lavoro sulla serie mi sono reso conto della mia ignoranza. Essere bocciati non è una cosa bella, è una situazione che quasi vieterei. C’è una corresponsabilità tra il ragazzo, l’ambiente e chi insegna”.

Un messaggio per il futuro

La riflessione nata dall’evento va oltre la serie e il fascismo: si concentra sull’importanza di uno studio più approfondito e interattivo della storia nelle scuole italiane. Eventi come questo dimostrano quanto sia fondamentale offrire agli studenti non solo conoscenze, ma anche spazi di confronto e strumenti per comprendere meglio il passato.

In un mondo in cui la storia è spesso relegata a poche pagine di un manuale, progetti come M – Il Figlio del Secolo e incontri con esperti del calibro di Barbero rappresentano un’opportunità unica per riaccendere l’interesse dei giovani e fornire loro l’opportunità di confrontarsi e fare domande per arrivare a una comprensione più completa e critica della storia.

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