Gli studenti italiani sono tra i più felici in Europa: lo rivela un sondaggio - Studentville

Gli studenti italiani sono tra i più felici in Europa: lo rivela un sondaggio

Un’indagine della The Class Foundation ha rilevato un punteggio al di sopra della media europea (57 punti), riguardo la salute mentale degli studenti iscritti negli istituti italiani.
Gli studenti italiani sono tra i più felici in Europa: lo rivela un sondaggio

Il benessere e la serenità risiedono nelle scuole italiane. Ciò è stato confermato dal sondaggio Student Living Monitor (SLM), una indagine organizzata dalla società The Class Foundation su quaranta Paesi e più di tremilatrecento studenti.

L’ente, mediante test mirati, ha raccolto dati importanti e propositivi. Per stabilire la salute psichica studentesca di un Paese, viene preso in considerazione un indice riconosciuto dal punto di vista internazionale, ossia l’ MHI-5.

Il Mental Health Inventory Index 5 o MHI-5 si basa su una scala da 0 a 100, valutando secondo diversi fattori il benessere psicologico di ogni studente nel mondo.

Con questa ricerca la media registrata tra i Paesi coinvolti nell’indagine è pari a 57/100. Dando una interpretazione a tale valore, significa che ogni nazione che supera tale punteggio, dimostra una maggiore soddisfazione e serenità da parte degli studenti nelle scuole.

L’Italia ha raggiunto 60,9 punti, superando così il valore europeo.

Lo stesso sondaggio, inoltre, ha espresso che probabilmente questo punteggio decisamente alto sia avvalorato dalla presenza di un ottimo equilibrio tra il contesto in cui sono residenti e il benessere personale.

Nello specifico, la salute mentale di un alunno viene condizionata da molteplici elementi, come la famiglia e l’ambiente in cui vive, i rapporti sociali che si sviluppano a scuola o fuori da essa e anche le aree di studio, comprese quelle dell’istituto in cui si affrontano le lezioni.

Secondo il resoconto del sondaggio, però, ci sono delle “aree di crescita” che devono essere sempre prese in considerazione per il perfezionamento della vita scolastica, senza mai perdere l’obiettivo comune di sostenere il progresso nella scuola contemporanea.

Decisamente inaspettato e singolare è un dato emerso dall’indagine di The Class Foundation: una delle medie secondo l’indice MHI-5 più basse rilevate dal sondaggio è quella di studenti che fanno parte di “contesti non convenzionali” (come minoranze etniche, sessuali o religiose), riportando un punteggio di 43,2.

Questo elemento dimostra che si devono ancora oggi adottare delle misure di supporto mirate, volte a migliorare la vita e il benessere mentale degli studenti, i quali fanno parte di minoranze etniche, sessuali e non solo.

In merito a ciò, il Direttore Generale della società The Class Foundation, Kelly-Anne Watson, ha rilasciato una dichiarazione importante:

“Si deve investire in sistemi di salute mentale completi, sviluppare alloggi inclusivi e incentivare un ambiente di supporto che promuova benessere e resilienza tra gli studenti”.

I fattori migliorabili che determinano la felicità degli alunni nelle scuole

Facendo riferimento al rapporto dell’indagine SLM, l’elemento centrale per una migliore salute mentale tra gli studenti è il nesso tra alloggio e personale benessere psico-fisico.

Infatti, uno dei fattori di sviluppo che le istituzioni dovrebbero migliorare è offrire agli alunni un’ampia scelta e disponibilità sulle possibilità abitative, poiché tutti gli studenti che soggiornano in alloggi edificati su misura per loro hanno registrato punteggi MHI-5 piuttosto alti (57,6), rispetto a chi affitta un appartamento che non corrisponde ai propri bisogni.

Inoltre, un altro fattore migliorabile per stabilire un buon benessere mentale tra gli alunni è la promozione di attività e servizi accessibili, magari in aree collettive come palestre, zone studio e altri luoghi in cui si può socializzare maggiormente.

L’accoglienza, è un altro fattore fondamentale per lo sviluppo al benessere psicologico di qualsiasi allievo. Le istituzioni, infatti, dovrebbero essere più inclusive, soprattutto con studenti provenienti da contesti non tradizionali, favorendo servizi di supporto mirati e volti a sostenere alunni con difficoltà economiche.

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