Come ben sappiamo, il 25 aprile l’Italia celebra il Giorno della Liberazione, noto anche come Festa della Liberazione o della Resistenza. In Italia è un giorno festivo, nel calendario è segnato rosso e scuole, uffici e negozi sono chiusi. Ma perché questa data è così importante? E, soprattutto, come introdurla ai più piccoli in modo semplice affinché possano, anche in tenera età, capire il rilievo di tale data che, nella nostra storia ha segnato una svolta epocale? Ecco il 25 aprile, ovvero la Festa della liberazione, spiegata ai bambini.
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La Festa della liberazione spiegata ai bambini – il 25 aprile
La sua importanza è presto chiarita: si tratta del giorno che, nel 1945, segnò la fine della guerra civile italiana e dell’occupazione nazista. Non tutta l’Italia fu liberata il 25 aprile: Bologna e Genova, ad esempio, divennero libere il 23 dello stesso mese. Il 25, invece, fu la volta di Milano e Torino, città industriali del nord. Infine pochi giorni dopo, arrivarono le forze armate americane e successivamente seguì la resa delle truppe tedesche.
Ad opporsi all’occupazione fu principalmente il movimento di resistenza partigiano, attivo fin dall’inizio della guerra. Quello dei partigiani fu un nutrito gruppo di forze: ne fecero parte il Partito Comunista, il Partito Socialista, i Democratici Cristiani, il Partito Democratico Laburista e il Partito Liberale.
La Festa della liberazione spiegata ai bambini – il referendum del 2 giugno
La Liberazione ha segnato una svolta nella storia d’Italia: ad essa è seguito il referendum del 2 giugno che ha portato alla fine della monarchia e alla creazione della Repubblica italiana. A designarla come festa nazionale fu, nel 1949, Alcide De Gasperi, l’ultimo Presidente del Consiglio del Regno d’Italia. La colonna sonora del 25 aprile è da sempre la canzone “Bella Ciao” che è nota per essere diventata l’inno del movimento di resistenza italiano e ancora oggi ricorda i sacrifici fatti da quei combattenti.
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