Aiello presenta “Ora” a Sanremo 2021
Aiello è in gara per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano “Ora“, contenuto nel disco “Meridionale” disponibile su tutte le piattaforme digitali e in formato CD, nonché da sabato 20 febbraio, è possibile il presave e preorder. In questo disco l’artista parla delle proprie radici attraverso un linguaggio nuovo, nato da una ricerca in continua evoluzione, la cui parola chiave è “contaminazione“, di suoni e generi. Nelle tracce, le chitarre classiche e latine incontrano sound R&B e Urban, il Clubbing si alterna al Flamenco, la musica popolare meridionale abbraccia il cantautorato italiano. L’album è composto da 10 tracce, tra cui i singoli “Vienimi (a ballare)”, certificato disco d’oro, “Che canzone siamo” e “Ora”. Ma cosa ha dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto che si è svolta su Zoom venerdì 19 febbraio 2021?
Aiello presenta “Ora”: la conferenza stampa
“Sono un fan come spettatore di una trasmissione vista come classica – ha dichiarato Aiello – ma alla fine siamo tutti lì a giudicarla, a criticarla. Non penso sia una tappa obbligatoria nella carriera di un cantante, non penso sia un passo dovuto. Non pensavo di andare fino a qualche mese fa, poi siamo stati protagonisti di un momento molto duro ed è chiaro che Sanremo sia il palco più importante per far ascoltare la propria musica. Questa canzone non è stata pensata per Sanremo perché arriva dal primo lockdown. Quest’anno c’è un cast molto cool, molto giovane e per me è un onore essere lì. Con il mio brano mescolo pop, classic e urban, provando ad essere verace, spontaneo, forte nei suoni, ma largo negli abbracci che poi diventano stretti”.
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“Sarei felice di vincere il Festival di Sanremo – ha continuato – ma è tutto così complicato, poi quest’anno ci sono quasi tutti i più forti della scena musicale italiana contemporanea. Se arrivo ultimo, poi ho i concerti pieni a me va bene così”. “Racconto la storia di questo ragazzo – ha concluso in merito al brano – che ha vissuto una potenziale storia importante e l’ha vissuta facendo sesso che ho definito ibruprofene. Un sesso curativo, ma non abbastanza. Un sesso tossico. Si tratta di un pezzo carnale, passionale”.
PH. Gabriele Gregis