Avvocato: competenze e percorso formativo
L’avvocato è un libero professionista che si occupa di consulenza, assistenza e rappresentanza legale. Nello specifico tale figura professionale svolge la funzione di rappresentare, assistere e difendere una parte in un processo in un tribunale, ma in generale viene utilizzato per fornire assistenza e consulenza legale anche al di fuori di un procedimento giudiziario. Per essere abilitati all’esercizio della professione di avvocato bisogna innanzitutto essere in possesso del diploma di laurea in Giurisprudenza conseguito dopo aver portato a termine un corso di studi universitario della durata non minore ai quattro anni. Successivamente deve essere effettuato un tirocinio presso un altro avvocato della durata non inferiore ai ai 18 mesi per poi superare un Esame di Stato.
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Albo degli avvocati: i requisiti per l’iscrizione
Per esercitare la professione, l’avvocato deve essere iscritto ad uno specifico albo professionale. Il superamento dell’Esame di Stato è il requisito fondamentale per richiedere l’iscrizione nell’albo degli avvocati tenuto dal Consiglio dell’Ordine competente per il circondario nel quale si intende avere il domicilio professionale. Gli altri requisiti necessari per poter iscriversi sono i seguenti:
- essere cittadino italiano o di Stato appartenente all’Unione europea, salvo quanto previsto dal comma 2 per gli stranieri cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea;
- avere il domicilio professionale nel circondario del tribunale dove ha sede il consiglio dell’ordine;
- godere del pieno esercizio dei diritti civili;
- non trovarsi in una delle condizioni di incompatibilità previste dalla legge;
- non essere sottoposto ad esecuzione di pene detentive, di misure cautelari o interdittive;
- non avere riportato condanne per i reati di cui all’articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale e per quelli previsti dagli articoli 372, 373, 374, 374-bis, 377, 377-bis, 380 e 381 del codice penale;
- essere di condotta irreprensibile secondo i canoni previsti dal codice deontologico forense.
Albo degli avvocati: i costi
L’iscrizione all’albo degli avvocati prevede il versamento di una quota di iscrizione che va ripetuta ogni anno. A seconda dell’ordine a cui si è iscritti, la quota attualmente oscilla tra i 205 e i 230 euro. Dal 2012 con l’iscrizione all’albo si è automaticamente obbligati ad iscriversi anche alla corrispondente cassa di previdenza. I contributi minimi da versare nella Cassa Forense ammontano in media a 3.500 euro suddivisi in:
- contributo minimo soggettivo: 2.700 euro;
- contributo minimo integrativo: 680 euro;
- contributo per l’indennità di maternità: 13 euro.
