Alla nuova luna di Salvatore Quasimodo alla Prima Prova Maturità 2023
Nella mattinata di mercoledì 21 giugno 2023 ha preso il via l’Esame di Maturità per gli studenti e studentesse dell’ultimo anno. Fra le prove scelte dal Ministero dell’Istruzione, come ipotizzato anche dagli stessi studenti qualche giorno prima della tanto temuta Prima Prova, è uscito come autore Salvatore Quasimodo, in quanto lo scorso 14 giugno sono stati 55 anni dalla sua morte. In questo caso la scelta è caduta sulla poesia Alla nuova luna, tratta dalla raccolta La terra impareggiabile (come seconda traccia è uscito invece un brano tratto da Gli indifferenti di Alberto Moravia). Per la tipologia B invece anche un testo di Federico Chabod, un testo di Piero Angela e di Oriana Fallaci.
Alla nuova luna di Salvatore Quasimodo: il testo
Ecco il testo de “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo, proposto come tema di Tipologia A alla Prima Prova di Maturità 2023:
In principio Dio creò il cielo
e la terra, poi nel suo giorno
esatto mise i luminari in cielo
e al settimo giorno si riposò
Dopo miliardi di anni l’uomo,
fatto a sua immagine e somiglianza,
senza mai riposare, con la sua
intelligenza laica,
senza timore, nel cielo sereno
d’una notte d’ottobre,
mise altri luminari uguali
a quelli che giravano
dalla creazione del mondo. Amen.
Alla nuova luna di Salvatore Quasimodo: il significato
Alla luna nuova di Salvatore Quasimodo fa parte della raccolta La terra impareggiabile, penultima raccolta di poesie dell’autore che è stata pubblicata nel 1958 da Mondadori nella collana I poeti dello Specchio e ha anche ottenuto il Premio Viareggio. Alla nuova luna (dedicata al lancio in orbita del primo Sputnik sovietico) è la prima poesia dell’ultimo capitolo (nonché la più famosa) che ha il titolo Domande e risposte. Si tratta di un gruppo di poesie dedicate alla Scienza e a Dio, mischiando così la metafisica e lo scientifico, la religione e la scienza.
Proprio la “nuova luna” è il simbolo del progresso, della modernità e del rinnovamento, mentre i quesiti posti dal poeta fanno riferimento ad una riflessione profonda sul ruolo che l’uomo ha nel mondo con riferimenti alla religione. Non a caso in apertura e in chiusura della poesia ci sono dei rimandi alla Bibbia come “In principio Dio creò il cielo e la terra” proprio nella prima frase e “Amen” nella chiusura. L’uomo vuole imitare Dio e arrivare ad avere la sua potenza, come sbarcare sula Luna, e per questo lo critica fortemente, perché dovrebbe occuparsi di cose terrene e non andare oltre le proprie possibilità.
Salvatore Quasimodo nasce a Modica nel 1901. Termina gli studi da geometra a Messina, si iscrive ad Ingegneria e studia poi latino e greco presso l’Accademia dei nobili ecclesiastici. Successivamente diventa funzionario del Genio civile e così lascia definitivamente la facoltà di Ingegneria per viaggiare per l’Italia. Su invito del cognato Elio Vittorini va a vivere a Firenze, città in cui inizia una collaborazione con diverse riviste di poesia. Nel 1941 viene nominato professore di letteratura italiana al Conservatorio Giuseppe Verdi e nel 1959 ha ottenuto il premio Nobel per la letteratura. La sua morte risale al 1968 a Napoli a causa di un infarto.
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