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Calcolo Tasse Universitarie: guida

Calcolo Tasse Universitarie: guida

Calcolo tasse univeguida completa su come-la calcolare le tasse universitarie; tutto su rate, esoneri e agevolazioni.

CALCOLO TASSE UNIVERSITARIE: GUIDA

Chi sta pensando di immatricolarsi all’università o chi dovrà iscriversi agli anni successivi al primo sa che deve fare i conti con il calcolo delle tasse universitarie e con le scadenze delle rate. Soprattutto per una matricola, conoscere la propria posizione nella tabella delle fasce di reddito e di conseguenza l’importo delle tasse universitarie da versare è di fondamentale importanza, poiché da questo dipenderanno le spese da sostenere: rate universitarie, tesserino mensa, tesserino universitario, esenzioni ed esoneri, diritto ad una borsa di studio.
In questo post allora spiegheremo come calcolare le tasse universitarie, come capire in quale fascia di reddito si è collocati in base all’ISEE, quali sono le scadenze da rispettare e come ottenere esoneri, agevolazioni e borse di studio. Ecco tutte le informazioni che puoi trovare:

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CALCOLO TASSE UNIVERSITARIE: L’ISEE UNIVERSITÀ

Per conoscere l’importo delle tasse universitarie uno studente deve innanzitutto conoscere il proprio ISEE, un calcolo del reddito familiare con cui si valuta il patrimonio complessivo della famiglia. In passato esisteva un unico modello ISEE, ma dal 2015 ve ne sono diversi tipi, tra i quali il modello ISEE università, specifico per calcolare le tasse universitarie.
Per ottenere l’ISEE università bisogna recarsi ad un CAF convenzionato con l’Ateneo oppure all’INPS, presentando una serie di documenti. Tutti gli studenti devono presentare il modello ISEE o un’autocertificazione relativa, altrimenti l’università applicherà l’aliquota massima per il calcolo dei contributi universitari da pagare.
Se vuoi saperne di più sull’ISEE Università, su come calcolare, richiedere e presentare il modello ISEE clicca qui:

CALCOLO TASSE UNIVERSITARIE IN BASE AL REDDITO

Una volta che lo studente ha presentato l’ISEE Università, l’Ateneo lo collocherà in una determinata fascia di reddito con l’importo delle tasse universitarie corrispondenti. Alcune Università richiedono la compilazione online di un’autocertificazione reddituale, in cui andranno inseriti tutti i dati richiesti, attenendosi al modello ISEE Università.
Individuato l’importo del reddito familiare, non bisogna fare altro che consultare la tabella delle fasce di reddito stabilita dal proprio Ateneo. Le fasce di reddito con i relativi importi cambiano da università a università, per cui è molto importante consultare la tabella del proprio Ateneo.

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TASSE UNIVERSITARIE: LA TASSA DI ISCRIZIONE

La prima tassa da pagare è la tassa di iscrizione, che non cambia in base alla fascia di reddito ma è uguale per tutti, e varia a seconda dell’università presso cui si perfeziona l’iscrizione. Tuttavia, nella maggior parte degli atenei alcune fasce di reddito sono esonerate dal pagamento della tassa di iscrizione.
Per quanto riguarda le matricole aventi diritto all’esonero, una volta effettuata l’iscrizione e versata la prima rata, quest’ultima verrà restituita nel momento in cui lo studente presenterà il modello ISEE Università, l’autocertificazione, o quando verrà accettata la domanda di borsa di studio. Alla tassa d’iscrizione possono aggiungersi altri contributi universitari come la tassa regionale per il diritto alla studio, l’imposta di bollo, contributi per impianti sportivi ecc…

CALCOLO CONTRIBUTI E TASSE UNIVERSITARIE: LA SECONDA RATA

La seconda rata delle tasse universitarie invece viene calcolata in base alla fascia di reddito a cui appartiene lo studente. Facciamo qualche esempio. Supponiamo che lo studente Gabriele abbia un ISEE compreso tra 23.000 e 25.000 euro.
La tabella delle fasce di reddito della sua università dice che chi ha un reddito ISEE compreso tra 23.000 e 25.000 euro deve pagare come seconda rata 120 euro. Lo studente Marco invece ha un reddito conpreso tra 0 e 15.000 euro, per cui la sua università stabilisce che Marco sarà esonerato dal pagamento della seconda rata.

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TASSE UNIVERSITARIE: SCADENZE E INDENNITÀ DI MORA

Per non rischiare di pagare un importo tasse universitarie maggiore del dovuto, occorre fare molta attenzione alle scadenze. Infatti, chi versa il contributo universitario oltre la data di scadenza stabilita dall’ateneo, dovrà pagare un’indennità di mora, cioè pagherà la cifra della rata universitaria + un importo che cambia in base ai giorni di ritardo.
L’ammontare della mora è stabilito dall’università, per cui un ateneo può decidere di applicare una mora di 25 euro per 20 giorni di ritardo, mentre un’altra università può stabilire una mora di 15 euro per lo stesso lasso di tempo. Insomma, fate attezione alle scadenze e siate puntuali nel pagamento delle tasse universitarie se non volete avere brutte sorprese!

TASSE UNIVERSITARIE FUORICORSO: A QUANTO AMMONTANO

Per gli studenti che rimangono indietro con gli esami, però, le cose si complicano perché diventare studenti fuoricorso è un problema che ha un risvolto economico da non sottovalutare.
Ogni Università, infatti, in base al proprio regolamento prevede un aumento delle tasse. Per saperne di più, leggi qui:

ESONERO TASSE UNIVERSITARIE E BORSE DI STUDIO

Chi ha un reddito ISEE inferiore ad una cifra stabilità dall’ateneo, può richiedere l’esonero dalle tasse e dai contributi universitari. Inoltre, per garantire il diritto allo studio gli atenei offrono borse di studio agli studenti con un reddito familiare basso e meritevoli. Per ottenere agevolazioni, esoneri e borse di studio occorre informarsi su modalità e scadenze della presentazione della domanda e dei documenti richiesti.
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