CARTONI ANIMATI ANNI 80 E 90: I TRAUMI DA CUI NON CI SIAMO RIPRESI. Forse gli adolescenti odierni non possono comprenderlo appieno, ma essere un ragazzino negli anni '80 e '90 equivaleva quasi matematicamente a trascorrere una buona parte dei propri pomeriggi parcheggiato davanti alla televisione a guardare i cartoni animati giapponesi, magari accompagnato da una bella merendina chimica. Il tutto sotto l'occhio bonario dei nonni, convinti che fosse cosa buona e giusta. Inevitabilmente una situazione del genere non poteva che causare scompensi educativi e si spiegano in questo modo i disagi di tanti trentenni d'oggi.
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CARTONI ANIMATI PER BAMBINI?!? SE LO DITE VOI… Scherzi a parte, è comunque impossibile negare l'importanza che hanno avuto gli eroi e le eroine degli anime dell'infanzia nella nostra vita. Tanto più che queste serie così colorate e iconiche erano solite assestare a tradimento e con grande potenza pugni nello stomaco degli incolpevoli piccoli spettatori: esplosioni di violenza inaudite, morti inaspettate e strazianti, drammi sentimentali laceranti e via dicendo. Insomma, essere bambini a quell'epoca non era cosa facile. Vediamo allora quali sono stati i traumi legati ai cartoni animati che più ci hanno segnato.
- L'uomo tigre: arrivato in forte ritardo in Italia, il cartone basato su una versione crudelissima del wrestling era tanto più sconvolgente in quanto segnato da un tratto grafico molto grezzo. Si ricorda con particolare raccapriccio la puntata in cui il protagonista Naoto Date veniva smascherato dal suo rivale, impazzendo completamente: la sua reazione lasciava un vero e proprio bagno di sangue sul ring con tanto di omicidio finale.
- I Cavalieri dello Zodiaco: melodrammatico (o per meglio dire ai confini con la soap opera!), questo cartone ci portava in una Grecia fittizia segnata dalla mitologia in compagnia dei Cavalieri del titolo. La sfiga dei protagonisti era onnipresente, ma il campione in questo campo era senz'altro Sirio: malato di cuore, per far riparare la sua armatura deve donare due terzi del suo sangue e poi decide di accecarsi per sconfiggere Perseo che usa lo scudo di Medusa.
- Lady Oscar: tristissima la vicenda dell'eroina di questo anime ambientato ai tempi del Re Sole e della Rivoluzione Francese. Allevata come un uomo da un padre esigente, Lady Oscar deve reprimere sentimenti e femminilità, rinunciando all'amore per il conte di Fersen, tra l'altro innamorato della regina Maria Antonietta. Ovviamente le disgrazie non sono finite: una volta iniziata la storia con il fidato André la donna deve dirgli addio a causa della sua morte improvvisa, per poi morire di tisi. Il peggio, insomma, non è mai morto. Madamigella Oscar, per sua fortuna, invece sì.
- Holly e Benji: non sarà stato un cartone molto violento o emozionalmente sconvolgente, ma c'è un personaggio che ha colpito tutti i piccoli fan del calcio alla giapponese. Stiamo parlando di Julian Ross, probabilmente il più talentuoso di tutta la storia, costretto però a giocare per pochi minuti a partita da una malattia al cuore, che tra l'altro lo porta in punto di morte in varie occasioni. Una vita segnata, la sua (e anche la nostra!)
- Candy Candy: a proposito di vite difficili non si può non citare la tragedia continua che è la vita della giovane Candy White Andrew. Orfana e maltrattata da tutti quando trova una famiglia adottiva, gli Andrew, si innamora del figlio Anthony, che però muore cadendo da cavallo. Anni dopo trova di nuovo la felicità con il nobile Terence, ma si fa da parte per permettere la storia d'amore tra questi e un'attrice che minaccia il suicidio. Avete problemi con la friendzone? Dilettanti…
- Ken il Guerriero: lacrime e sangue, così si potrebbe sintetizzare il cartone tratto dall'opera di Buronson e Tetsuo Hara. L'erede della scuola di Hokuto, che si muove in un futuro post-apocalittico segnato dalla brutalità continua, è infatti anche dispensatore di morte tramite l'esplosione interna dei corpi dei suoi nemici. Ma il momento più straziante della serie è quando si scopre che Julia, l'amata cercata per tutta la storia e ritrovata solo per pochi brevi istanti, rapita dal rivale Raoul sceglie di sacrificarsi per il bene di tutti. Insomma, la tipica storia per bambini no?
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(foto: Lady Oscar, corurtesy of Nippon Television – NTV)