PC portatile per lavorare: le diverse categorie
Mentre smartphone e tablet sono più che altro adeguati per la fruizione di contenuti e documenti, il computer rimane invece lo strumento adatto a lavorare in quanto consente di creare documenti da zero, gestire un gran numero di file ed utilizzare software specifici. Negli ultimi anni il PC portatile in particolare incarna il concetto di lavoro che va per la maggiore caratterizzato da attività in mobilità, smart working e flessibilità di orari. Sul mercato è presente una gamma molto vasta di notebook tra cui scegliere. Ecco le categorie principali in cui si dividono:
- Ultrabook
- Notebook generici ed economici
- Notebook 2-in-1
- Workstation portatili
- Notebook robusti
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PC portatile per lavorare: le caratteristiche principali
Oltre alla categoria di appartenenza, il PC portatile più adatto per lavorare deve essere scelto in base a caratteristiche specifiche che si differenziano a seconda delle proprie esigenze. Le caratteristiche tecniche più importanti da analizzare sono le seguenti:
- Dimensioni dello schermo: i modelli più economici sono in genere quelli da 15 pollici di diagonale, mentre i notebook da 13 a 14 pollici sono quelli che offrono il miglior compromesso tra usabilità e portabilità;
- Risoluzione dello schermo: con una maggiore risoluzione sono visibili un maggior numero di elementi sullo schermo; i notebook più economici hanno di solito risoluzioni attorno ai 1200 x 800 pixel, ma ad oggi la soluzione migliore è la risoluzione Full HD (1920×1080 pixel);
- Peso: i notebook generici hanno un peso che parte da 2 Kg circa, ma oggi si stanno diffondendo sempre di più gli ultrabook che pesano addirittura meno di 1 Kg;
- Velocità: è un fattore delicato che implica la combinazione di molti elementi tra cui la potenza del processore, la memoria Ram, la memoria di archiviazione e la scheda grafica;
- Sistema operativo: in base alle proprie esigenze lavorative bisogna scegliere tra i vari sistemi operativi a disposizione, cioè Windows, macOS o Linux.