MATURITÀ: COME STUDIARE LA TESINA
La tesina rappresenta un elemento importante per gli studenti per l’esame di Maturità, in quanto costituisce il “biglietto di presentazione” con cui ci si mostra alla Commissione d’esame. È necessario fare un buon lavoro scritto, ma soprattutto serve studiare bene e approfondire bene tutti i collegamenti possibili, in modo da essere preparati ad eventuali domande che potrebbero sorgere durante l’esposizione. E allora, scopriamo insieme come studiare la tesina di Maturità e come scoprire quali domande potrebbero farci i commissari!
Maturità: come ultimare la tesina
Una volta che avrete ultimato la tesina non vi rimane che iniziare a studiarla bene! Tuttavia, sorgono sempre dubbi e incertezze, per cui è bene sedersi un attimo a tavolino e riflettere sui collegamenti effettuati, sull’ordine delle materie, su eventuali errori che ci sono sfuggiti. Una volta che abbiamo scritto tutto, non ci resta quindi che procedere in questo modo:
1. Valutiamo l’ordine delle materie
Durante la prima stesura della tesina non si bada molto all’ordine delle materie, in quanto l’argomento scelto viene trattato singolarmente in ogni disciplina. Adesso però è giunto il momento di unire il tutto, per cui bisogna pensare a come inserire le materie nel modo corretto. Per fare ciò, possiamo decidere di seguire due diversi criteri:
- rispettare un ordine “logico”: per esempio, supponiamo di aver scelto come argomento della nostra tesina la “follia”. Per seguire un filo logico, partiamo dagli studi di Freud (quindi filosofia), e poi esaminiamo il tema nelle diverse discipline, storia (Hitler), a livello letterario, quindi italiano (La coscienza di Zeno), inglese (Virginia Woolf), alivello artistico (Van Gogh) e così via.
- partire dalla materia in cui siamo più bravi: qui l’ordine potrebbe essere un po’ forzato, dunque dobbiamo essere bravi noi a collegare bene le materie tra di loro. Per esempio, se siamo molto bravi in italiano, e vogliamo partire da questa materia, possiamo seguire questo ordine: italiano (La coscienza di Zeno), filosofia (possiamo collegare gli studi di Freud al romanzo La coscienza di Zeno), e poi studiare i casi singoli delle altre materie.
2. Inseriamo premessa e conclusioni
La premessa è molto importante, in quanto presenta tutto il lavoro, motiva la scelta e descrive tutto quello che abbiamo inserito all’interno. Sarà la parte con cui inizieremo il discorso, dunque va organizzata bene. Ecco un modo per strutturare la premessa:
- citazione: una bella citazione tratta da un libro, un romanzo, una poesia è sempre utile, e conferisce un tocco in più al nostro lavoro
- definizione della tematica: definiamo l’argomento in poche righe
- motiviamo la scelta: peché abbiamo scelto questo argomento? cosa ci ha ispirati?
- presentiamo il lavoro: facciamo un breve excursus sulla nostra tesina, presentando ogni materia e il relativo argomento scelto seguendo l’ordine dei capitoli
Infine, non dimentichiamo le conclusioni, che dovranno contenere in sintesi tutto quello che abbiamo scritto nella tesina e a cosa siamo giunti dopo aver affrontato la tematica trattata.
3. Revisione
A questo punto si passa alla revisione: controlliamo eventuali errori, l’impostazione del testo e delle pagine. Inseriamo i numeri di pagina e l’indice, scegliamo una bella copertina ad effetto e stampiamo!
Maturità: come studiare la tesina
Adesso passiamo alla fase successiva: lo studio della tesina. Gli argomenti inseriti nella tesina sono quelli che dobbiamo conoscere meglio in assoluto, e soprattutto dobbiamo approfondirli, in quanto partiremo proprio da questi. Poi, passiamo a studiare bene tutti gli argomenti che si possono collegare ad essa. Ecco un semplice schema da seguire per studiare bene la tesina di Maturità:
1. Ripasso e approfondimento degli argomenti trattati
Certo, li abbiamo elaborati, scritti e riscritti, tuttavia dobbiamo assicurarci di riuscire ad esporli nel migliore dei modi! Ripetiamo, per prima cosa, materia per materia, tutto quello di cui abbiamo parlato. Poi approfondiamo, in modo da avere una visione più ampia e approfondita e riuscire a fare un bel discorso. Per esempio, rimanendo sempre sul tema della follia, supponiamo di dover ripassare l’argomento di storia, Hitler. Di Hitler avremo senz’altro parlato della sua ossessione riguardante lo spazio vitale, lo sterminio delle razze inferiori e così via. Una volta che conosciamo l’argomento bene, proviamo ad approfondire guardando qualche documentario, giusto per avere qualche notizia in più. In questo modo arricchiremo il discorso e daremo l’impressione di conoscere la tematica dettagliatamente, facendo una bella figura di fronte alla commissione.
2. Ripasso dei possibili argomenti collegabili alla nostra tesina
Una volta aver studiato bene gli argomenti relativi alla nostra tesina, dobbiamo concentrarci sulle possibili domande che la commissione potrebbe rivolgerci. In genere, un insegnante prende spunto da ciò di cui stiamo parlando, per cui è importante stare attenti a tutti i possibili collegamenti. Stiamo parlando, per esempio, di Hitler. All’insegnante di storia dunque potrebbe venire in mente:
- repubblica di Weimar e nascita del nazismo
- olocausto
- Fascismo e Mussolini
E allora, ripassiamo bene tutti gli argomenti che potrebbero saltar fuori durante il discorso, in modo da non farci trovare impreparati durante il colloquio orale.
3. Preparazione di un discorso iniziale
Altro elemento da non sottovalutare è la preparazione di un discorso iniziale: non ci facciamo cogliere alla sprovvista e prepariamo una scaletta di ciò che dobbiamo dire. Possiamo benissimo utilizzare la premessa della nostra tesina, arricchendola con qualche dettaglio in più. L’importante è costruire un discorso ordinato, coerente e chiaro, in modo da illustrare completamente tutto il nostro lavoro.
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