COME SI GIOCA A CUCÙ CON LE CARTE NAPOLETANE
I giochi di carte di Natale sono spassosissimi, soprattutto perché ci si ritrova tutti insieme a godere del tepore casalingo e del divertimento e poi vanno alla grande, tutti almeno una volta nella vita abbiamo giocato con le carte. Per questo motivo oggi ti spieghiamo uno dei giochi di carte più diffusi: il Cucù, un gioco che si fa con le carte napoletane.
Ci hai mai giocato? Se la risposta e no, leggi bene le regole del gioco, impara a giocarci e insegna questo divertentissimo gioco ai tuoi amici, così potrete spassarvela tutti insieme!
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CUCÙ: REGOLE DEL GIOCO
Iniziamo subito a vedere quali sono le regole di base del Cucù.
- Numero dei giocatori. Questo gioco di carte offre la possibilità di giocare in tanti, da 2 a 20 giocatori, ma se ci sono più giocatori si può giocare ugualmente utilizzando però due mazzi, quindi potrai chiamare a raccolta tante persone, e divertirvi per qualche ora tutti insieme. Se avete a disposizione le carte napoletane, usate un mazzo di 40 carte divise in quattro semi: coppe, denari, bastoni, spade.
- Valore delle carte: il gioco del cucù utilizza un mazzo di 40 carte a cui viene attribuito un punteggio da 1 a 10 a partire dall’asso fino ad arrivare al fante, cavallo e re , che valgono rispettivamente 8, 9 e 10.
- Prima di giocare si decide quante poste deve mettere ciascun giocatore, ad ogni posta corrisponde una vita. Alla fine di ogni giro coloro che hanno in mano la carta più bassa devono mettere una posta nel piatto. Una volta finite le vite si viene esclusi dal gioco.
- Il mazziere viene deciso distribuendo una carta a ciascun giocatore: il giocatore che possiede il dieci di denari farà il mazziere.
- Scopo del gioco: Rimanere ultimo giocatore e così vincere il piatto.
CUCÙ: COME SI GIOCA CON LE CARTE NAPOLETANE
Ecco i passaggi fondamentali da tenere a mente per imparare a giocare a Cucù.
- Dopo aver mescolato le carte perbene, il primo compito del mazziere è quello di far tagliare il mazzo dal giocatore alla sua sinistra e distribuire una carta ad ogni giocatore procedendo in senso antiorario e mettendo da parte, coperto, il mazzo delle carte rimanenti. Se il numero delle carte non è sufficiente a coprire il giro successivo diventerà mazziere il giocatore alla sua destra.
- Inizia il giocatore alla destra del mazziere: quando avrà la sua carta sottomano, potrà decidere se tenerla o scambiarla con quella del giocatore successivo, il quale a sua volta decide se tenere la carta in suo possesso o scambiarla col giocatore successivo, e così via fino ad arrivare al mazziere.
- Ogni giocatore è costretto ad accettare lo scambio a meno che non possegga come carta un re di qualsiasi seme, il cucù appunto: in questo caso deve subito rendere visibile la carta e lo scambio viene annullato.
- Anche il mazziere può decidere se tenere la propria carta o scambiarla. Se decide di scambiarla può farlo in cambio di una carta del mazzo coperto messo da parte all’inizio della partita; se la carta pescata dal mazzo è un re lo scambio per il mazziere viene annullato.
- Alla fine del giro ogni giocatore deve scoprire la propria carta: il giocatore, o i giocatori con la carta con il valore più basso pagano una delle loro poste (una volta terminate le “vite” i giocatori escono dal gioco)
- Il vincitore della partita e dell’intero piatto è ovviamente l’ultimo giocatore rimasto.
CUCÙ: LE VARIANTI E IL SALTACAVALLO
Il Cucù è spesso associato ad un altro gioco di carte tipico delle festività natalizie: il Saltacavallo. In realtà questo secondo gioco ha regole molto diverse e la confusione si è creata per via delle varianti regionali del gioco del Cucù.
Qui sotto ne riportiamo alcune tra le più famose e divertenti.
- Regole del gioco del morto: una delle varianti più spassose! È davvero la più famosa tanto che il gioco del salta cavallo è più conosciuto con il nome di “morto”. Ecco come si gioca a Morto: se chi è ancora in gioco, mazziere escluso, parla e interagisce con un giocatore eliminato, deve cedergli una delle proprie puntate; se è l’ultima, deve cedere anche la carta e il nuovo “resuscitato” continua il giro partecipando con la stessa carta vinta. Di solito si obbliga il mazziere, pena la perdita di una vita, ad elencare i “morti” prima di consegnare le carte e se quest’ultimo, inavvertitamente, consegna una carta a un giocatore morto dovrà consegnarli una delle sue vite. All’ultimo giro, quando restano solo due concorrenti, la variante del “morto” non viene più applicata.
- Ponte: questa variante prevede che se la persona a cui viene chiesta una carta ha in mano un cavallo (o in altra variante anche una donna) lo mostra e lo scambio verrà effettuato con il giocatore successivo (da qui il nome Saltacavallo con cui il gioco è chiamato in alcune regioni d’Italia).
Se il possessore del cavallo è il mazziere, il giocatore precedente, volendo, deve pescare la carta dal mazzo, dato che dopo il mazziere non ci sono giocatori con cui cambiare la carta. Se anche il giocatore successivo al possessore del cavallo possiede un cavallo, la situazione di regola equivale a un blocco. - Bussata: un’altra variante molto diffusa è quella che vieta ai giocatori di toccare la carta appena distribuita dal mazziere pena la perdita di una vita. I giocatori potranno toccare e guardare la propria carta solo dopo che il mazziere avrà bussato sul tavolo a fine distribuzione.
- Mazziere Re: in questa variante se il mazziere è in possesso di un Re la mano si chiude immediatamente senza scambiare le carte!
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