COME DIVENTARE CONSULENTE DEL LAVORO
Il mestiere del consulente del lavoro è molto appassionante ed emozionante, in quanto dà la possibilità, a chi ha la passione e le carte in regola per farlo, di aiutare le aziende nella ricerca e nella gestione delle risorse umane seguendo le norme di legge. Si tratta di un lavoro che non è semplice e a volte risulta pesante, tuttavia il contatto con diversa gente lo rende dinamico e mai monotono, adatto a chi ha grinta e voglia di lavorare senza annoiarsi. Pensate che questa professione faccia proprio al caso vostro? Se siete interessati a questa professione e volete avere qualche informazione in più leggiamo i requisiti, il percorso di studi e in cosa consiste questo mestiere.
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PERCORSO DI STUDI PER DIVENTARE CONSULENTE DEL LAVORO
I requisiti per svolgere la professione di consulente del lavoro, oltre alla volontà e alla passione, sono:
- Diploma di scuola secondaria di secondo grado.
- La laurea è obbligatoria per poter diventare consulente del lavoro: laurea in Giurisprudenza, Economia e Scienze Politiche danno accesso a questa professione. Scopri di più su queste Facoltà:
Scegliere l’università: la facoltà di Scienze Politiche
Scegliere l’Università: la facoltà di Giurisprudenza
Scegliere l’Università: la facoltà di Economia - Il praticantato presso uno studio professionale di un consulente del lavoro per un periodo di 18 mesi è propedeutico all’accesso all’esame di stato.
- Prima dell’esame di stato, che consento l’iscrizione all’albo dei consulenti del lavoro, c’è bisogno, ovviamente, di una preparazione valida che permetta di accedere a questa professione con il massimo della conoscenze e competenze e, a riguardo, ci sono molti corsi e master.
- Una volta fatto e superato l’esame di stato l’Ordine dei consulenti del lavoro prevede che si resti sempre aggiornati con una formazione continua raggiungendo 50 crediti formativi ogni due anni; tali crediti possono essere acquisiti tramite eventi formativi e corsi accreditati.
Ora che vi abbiamo elencato quali sono i requisiti e il percorso, vediamo cosa fa in pratica il consulente del lavoro.
CONSULENTE DEL LAVORO: COSA FA
In genere il consulente del lavoro agisce nel campo dell’amministrazione del personale: si occupa delle modalità di retribuzione, della gestione degli aspetti contabili, assicurativi e previdenziali e, soprattutto, gestisce i rapporti dell’azienda con i diversi enti quali Agenzia delle entrate e Inps. Ora che abbiamo gettato le basi sulle caratteristiche principali di questa professione, vediamo insieme quanto guadagnano i consulenti del lavoro.
QUANTO GUADAGNA UN CONSULENTE DEL LAVORO
Come tutte le professioni, anche nel caso dei consulenti del lavoro, lo stipendio varia a seconda di alcune variabili: queste possono riguardare la scelta di lavorare come dipendente presso un’azienda o lavorare in proprio, aprendosi uno studio privato. Il consulente che lavora in proprio può arrivare ad un guadagno di 3000 euro al mese ma, da queste, bisogna considerare anche le spese per il mantenimento dello studio. La paga per un consulente del lavoro dipendente di un’azienda non è fissa e può variare; può essere di 2.000 euro al mese ma anche di 1.000. Come spesso ripetiamo, quando si cerca lavoro, è sempre consigliabile farsi vedere sicuri e preparati, lavorare nell’onestà, farsi conoscere ed essere professionali.
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