DPCM 5 novembre: l’intervento sui trasporti
Il DPCM del 5 novembre è stato indetto per cercare di mettere un freno al contagio da Covid.19. Purtroppo ci troviamo di fronte ad un virus che non accenna a rallentare la sua corsa e, oggi, stiamo vivendo la seconda andata di cui ci hanno tanto parlato e verso la quale ci avevano messo in guardia. Tra gli interventi mirati proposti per fare in modo che si possano rispettare le misure per prevenire la diffusione del virus, vi è quello sui trasporti che prevede la riduzione al 50 % per la capienza di autobus e treni annullati.
DPCM 5 novembre: riduzione del 50% della capienza negli autobus
Nelle zone rosse sono necessari interventi drastici per ridurre al minimo i contagi. Dopo il delicato tasto riferito alle scuole, un altro è quello che riguarda i trasporti. In particolare nelle grandi città, le persone preferiscono spostarsi con i mezzi, o sono costretti a farlo perché non dispongono di un proprio mezzo, e nelle ore di punta si possonno creare, purtroppo, degli assembramenti sugli autobus e, come tutti sappiamo, è proprio quello che si deve evitare. Si è pensato, dunque, di ridurre la capienza degli autobus al 50% e inserire nuovamente la segnaletica per individuare i posti liberi.
DPCM 5 novembre: treni annullati
Dopo Italo, che dal 10 novembre stopperà la maggior parte dei treni a causa della pandemia e dei nuovi lockdown locali, anche Trenitalia ha deciso di ridurre i collegamenti a causa del calo della domanda. I primi tagli inizieranno già la prossima settimana e non si sa fino a quando procederanno. In tutto dovrebbero circolare 140 frecce al giorno, ossia il 50% dell’offerta pre-covid. Dal 14 novembre, si prevede poi un altro passo ridurre ancora di 78 treni a lunga percorrenza l’offerta, quindi arrivare a circa il 30% dell’offerta pre-covid.
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