Giovani aspiranti professori: le opportunità
Il 2020 è stato, e continua ad essere, un anno molto tormentato a causa del Covid-19. Dall’altra parte, però, prevede molti concorsi nella scuola che potrebbero rappresentare una buona occasione per tutti gli aspiranti professori che hanno deciso di intraprendere questa carriera lavorativa spinti dagli studi che hanno portato a termine e dalla passione per l’insegnamento, quel delicato processo di trasmissione dei saperi. Se siete interessati a questo tipo di lavoro rimanete con noi, vi diremo cosa fare nel dettaglio.
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Giovani aspiranti professori: le opportunità del 2020
La strada per diventare insegnante può essere lunga e tortuosa ma anche piena di soddisfazioni. Per i giovani aspiranti professori quest’anno l’agenda è ricca di appuntamenti da non perdere e stiamo parlando dei concorsi ordinario e straordinario. In attesa di prendere il posto di ruolo nella scuola si può percorrere la via delle supplenze e si può fare o iscrivendosi nelle graduatorie provinciali o con l’invio delle messe a disposizione solo se non si è iscritti in nessula graduatoria. In questo modo potete avere la possibilità di essere chiamati come supplenti in quelle scuole in cui c’è bisogno di docenti. Ovviamente dovete avere tutti i requisiti necessari per l’insegnamento di specifiche discipline.
Giovani aspiranti professori: lavorare da graduatorie provinciali
Per poter fare domanda d’inserimento occorre possedere requisiti ben precisi in base alla classe di concorso per cui s’intende partecipare. In generale, i requisiti sono i seguenti:
- laurea di II livello (magistrale, specialistica, vecchio ordinamento)
- un certo numero di crediti, stabilito a livello nazionale, nei settori disciplinari riguardanti le materie d’indirizzo
- 24 CFU nelle discipline di ambito antropo-psico-pedagogico e metodologie e tecnologie didattiche o inserimento nelle precedenti graduatorie d’istituto
Giovani aspiranti professori: lavorare con le MAD
Chi non è inserito nell GPS può proporsi come supplente inviando agli istituti la messa a disposizione (MAD): di tratta di una domanda da inviare direttamente alle singole scuole, sia statali che paritarie. Le scuole statali terranno in considerazione le MAD una volta convocati tutti i candidati presenti nelle graduatorie d’istituto. Le scuole paritarie invece reclutano i docenti direttamente attraverso le mad, facendo una selezione per titoli e colloquio.
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