Tra i fattori più importanti nella scelta del percorso di studi da seguire c’è sicuramente quello della possibilità o meno di trovare occupazione. I diplomi utili per lavorare sono diversi, tuttavia è necessario capire quali siano quelli che danno maggiori opportunità di trovare lavoro nel presente, ma con un occhio attento anche al futuro. Dopo il tanto temuto esame di terza media cosa fare allora?
In questo nostro approfondimento vi parleremo – con i dati alla mano – dei diplomi più richiesti nel mondo del lavoro, quali sono le maggiori opportunità attualmente e soprattutto come lavorare con il diploma nei prossimi cinque anni. Sarà poi utile capire la situazione occupazionale dei diplomati degli anni passati e valutare insieme quale sia il miglior diploma per trovare lavoro.
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Lavorare con il diploma nel 2024: sempre più opportunità
Secondo il rapporto “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2023-2027)” di Unioncamere nei prossimi 5 anni il 48,1 % del fabbisogno occupazionale riguarderà il personale che ha una formazione secondaria di tipo tecnico-professionale (ovvero chi si è diplomato presso un istituto tecnico o professionale).
Questa percentuale è maggiore anche rispetto al fabbisogno di personale con una formazione terziaria (laurea o diploma ITS Academy) che si attesta al 34,3%.
Ciò significa che non è assolutamente vero che non c’è lavoro per chi ha solo il diploma e che quindi chi ha una laurea è sempre avvantaggiato. Chi ha una specializzazione tecnica ha molte possibilità di trovare lavoro, già subito dopo aver terminato la scuola.
Questo perché, a fronte di una domanda sempre crescente di questo tipo di personale, corrisponde un’offerta che non riesce a colmare totalmente le richieste. Ciò è ancora più evidente considerando alcune determinate tipologie di diploma, come vedremo nel paragrafo successivo.
I diplomi più richiesti nel mondo del lavoro nei prossimi 5 anni
In merito all’ampia visione da qui a 5 anni, quali sono quindi i diplomi che danno lavoro più facilmente? Sempre secondo il rapporto di Unioncamere la stima del fabbisogno di lavoratori con un titolo di studio secondario di secondo grado (licei oppure istituti tecnico-professionali) durante il periodo 2023-2027 è pari a 1,9 milioni di unità, che corrisponde a circa 390mila unità in media all’anno.
Qui di seguito la ripartizione per tipo di scuola e indirizzo del fabbisogno occupazionale medio annuale e della relativa offerta di diplomati (sempre media annua). Il rapporto Fabbisogno/Offerta è il valore da tenere sott’occhio: se è maggiore di 1 vuol dire che per quel tipo di diplomati c’è più richiesta che offerta, se è minore di 1 viceversa.
Tipo di scuola e Indirizzo | Fabbisogno (media annua) | Offerta (media annua) | Rapporto Fabbisogno/Offerta |
---|---|---|---|
Istituti Tecnici e Professionali (tutti) | 355.100 | 221.900 | 1,6 |
Indirizzo Amministrazione, finanza, marketing e servizi di vendita | 83.600 | 40.200 | 2,1 |
Indirizzo Turismo e ristorazione | 57.000 | 49.900 | 1,1 |
Indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia | 55.400 | 20.200 | 2,8 |
Indirizzo Socio-sanitario e benessere | 32.900 | 24.100 | 1,4 |
Indirizzo Costruzioni | 30.500 | 7.400 | 4,1 |
Indirizzo Trasporti e logistica | 19.800 | 4.600 | 4,3 |
Indirizzo Agricolo e agroalimentare | 18.200 | 14.400 | 1,3 |
Indirizzo Sistema moda | 9.000 | 2.400 | 3,8 |
Altri indirizzi industria e artigianato | 48.600 | 58.800 | 0,8 |
Licei (tutti) | 34.200 | 87.100 | 0,4 |
Liceo Classico, scientifico, scienze umane | 19.300 | 64.900 | 0,3 |
Liceo Artistico | 8.700 | 9.100 | 1,0 |
Liceo Linguistico | 6.300 | 13.100 | 0,5 |
Come possiamo vedere dalla tabella, meno del 10% del fabbisogno previsto di diplomati riguarda i licei. Nello specifico si stima una domanda in media ogni anno di 19mila studenti con un diploma di liceo classico, scientifico o scienze umane, 9mila diplomati del liceo artistico e 6mila di quello linguistico.
Discorso del tutto diverso per quanto riguarda i diplomi tecnico-professionali, che rappresentano oltre il 90% del fabbisogno totale e dove la domanda è molto più alta rispetto all’offerta di diplomati.
Entrando nel dettaglio degli specifici indirizzi, i diplomi più richiesti risultano essere quelli relativi all’area amministrazione, finanza, marketing e servizi di vendita che rappresenta oltre un quinto del fabbisogno di questo livello, con una stima media annua di circa 84mila unità a dispetto di una offerta inferiore alla metà (40mila unità).
A seguire troviamo a distanza il settore relativo a turismo e ristorazione con 57mila unità all’anno contro una offerta di 49.900. Dopo c’è l’area Meccanica, meccatronica ed energia che presenta un fabbisogno di 55.400 unità contro una offerta di 20.200. E ancora il settore Socio-sanitario e benessere che ha una richiesta di 32.900 unità, ma a disposizione solo 24.100.
Il rapporto tra domanda e offerta diventa ancora più evidente, superando addirittura il valore 4, nel settore costruzioni (dove le aziende richiedono 30.500 persone e solo 7.400 sono a disposizione) e in quello trasporti e logistica con una richiesta prevista di 19.800 diplomati e un’offerta solo 4.600.
Per concludere la panoramica manca il settore agricolo e agroalimentare, in cui di fronte ad una richiesta di 18.200 posti a disposizione ci sono 14.400 unità, e il sistema moda dove il fabbisogno delle aziende risulta di 9mila, ma l’offerta di diplomati è solo di 2.400.
Situazione occupazionale dei diplomati (rapporto AlmaDiploma)
Lavorare con il diploma è possibile? In questo caso basta leggere i dati dell’ultimo rapporto AlmaDiploma che riporta gli esiti dei diplomati a distanza di 1 e 3 anni dal diploma. Questo servizio, non a caso, aiuta nell’orientamento al mondo del lavoro grazie ad analisi, indagini sulle caratteristiche dei diplomati e sulle loro valutazioni in merito alla loro esperienza scolastica.
E così AlmaDiploma ha intervistato i diplomati degli anni 2021 e 2019, rispettivamente, a uno e tre anni dal conseguimento del titolo di studio in merito alla condizione occupazionale e formativa per tipo di diploma.
Come possiamo vedere, la situazione è molto diversa a seconda del tipo di scuola superiore presso cui ci si è diplomati:
- La maggioranza dei diplomati presso i Licei, sia a distanza di uno che di tre anni, è iscritta all’università. Mentre la percentuale di chi lavora (in maniera esclusiva o anche in contemporanea con l’università) anche dopo tre anni dal diploma, supera di poco il 35%.
- Per quanto riguarda i diplomati presso gli Istituti Tecnici, invece, la situazione è molto più equilibrato, soprattutto a distanza di un anno dal diploma la percentuale di chi lavora è simile a quella di chi è iscritto all’università. Dopo tre anni dal diploma, poi, la percentuale di chi lavora supera il 51%.
- Infine, la maggioranza dei diplomati presso gli Istituti Professionali, sia a distanza di uno che di tre anni, risulta occupata. Dopo tre anni dal diploma, la percentuale di chi lavora sfiora addirittura il 60%. Molto più esigua, invece, è la percentuale di coloro che si sono iscritti all’università.
Qual è il miglior diploma per trovare lavoro?
Quindi qual è il miglior diploma per trovare lavoro? Analizzando tutte queste ricerche ed i relativi dati è facile capire che i migliori diplomi per trovare subito posto nel mondo del lavoro sono quelli tecnico-professionali, in quanto danno modo di sviluppare le competenze necessarie che danno modo di inserirsi facilmente, che sia una attività autonoma oppure una impresa.
In particolare, i diplomi specifici più richiesti, ovvero quelli in cui c’è più discrepanza tra domanda e offerta, sono quelli relativi all’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, all’area Meccanica, meccatronica ed energia e al settore Costruzioni.
I licei, invece, sono più adatti per chi ha intenzione di proseguire gli studi con l’università, anche se ricordiamo che pure con il diploma degli istituti tecnici e professionali è possibile iscriversi all’università.
Ovviamente la scelta della scuola superiore dipende da una serie di fattori e non solo dai semplici dati che vi abbiamo appena riportato.
Ogni persona, in primis, deve valutare quali sono i propri interessi e capacità, infatti un ragazzo può essere portato per alcune materie piuttosto che altre e questo influisce molto sulla scelta del percorso da intraprendere post terza media. Si tratta, infatti, di una scelta fondamentale e come tale deve essere ponderata al meglio.