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Tanti la considerano la prova più difficile di tutti gli scritti, per alcuni si tratta semplicemente di mettere in atto le tecniche per copiare adottate abitualmente, quasi come se fosse la sfida dell’anno: la terza prova, il quizzone, si è concluso poche ore e i commenti dei ragazzi che hanno dovuto sostenere l’esame odierno non è dei più positivi.
– racconta Laura, studentessa del Liceo Vittorio Emanuele nel cuore del centro antico di Napoli – Si e’ trattato di rispondere a 12 domande su 4 materie: greco, storia, fisica e scienze, quindi quattro programmi da mandare giu’ a memoria. Sono stata sfortunata perche’ mi e’ capitata la risposta aperta. Abbiamo avuto due ore e mezza di tempo, ai miei amici di un’altra classe e’ andata meglio”. Proprio questo è uno dei punti sui quali il Miur intende lavorare: la disparità di giudizio causata dall’autonomia con la quale le singole classi possono scegliere il formato (risposta multipla o aperta) da adottare.
E’ andata abbastanza bene ai ragazzi del liceo Galvani di Bologna: “L’ho trovato complesso a meta’ – racconta Simone, 17 anni – matematica e arte erano facili, filosofia e scienze meno. Il test comunque serve, da’ la possibilita’ di recuperare se qualcun’altra prova e’ andata male, io ad esempio quando abbiamo fatto la versione di latino avevo la febbre”. La prova e’ piaciuta meno a Francesca, 19 anni, “era facile, ma non per me, specie le domande di matematica, credo pero’ di aver dato risposte sufficienti”. Federica, 19 anni, si dice invece soddisfatta: “Nel complesso era fattibile, alla domanda di filosofia sull’alienazione chiunque nella nostra classe avrebbe saputo rispondere. Il test si fa, specie se i professori ti indirizzano sugli argomenti piu’ probabili, piu’ che altro e’ l’ansia, la preparazione che ti distrugge”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche una studentessa del liceo classico Romagnosi di Parma: “Le simulazioni non erano andate male, ma quando sai che non puoi sbagliare, soprattutto se le prove precedenti non erano andate come speravi, è difficile restare tranquilli e pensare solo alla risposta giusta”, afferma una studentessa.
Ma c’è anche chi gioisce perchè riuscito a farla franca… “E’ andata bene perchè sono riuscito a copiare quasi tutto – il commento di un ragazzo di un noto liceo milanese – i professori si sono distratti spesso e i miei compagni mi hanno aiutato, senza parlare della roba trovata su internet con l’iPhone. Adesso pensiamo all’orale”. Già, l’orale: lì dove gli aiutini online o i fogliettini non possono arrivare…