PRIMA PROVA MATURITÀ 2019: ARTICOLO DI GIORNALE SVOLTO SU NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI E LAVORO
La prima prova della Maturità 2019 sta per arrivare: di certo stai studiando disperatamente ma soprattutto ti stai allenando con le tracce di prima prova. Durante questa fase è importantissimo esercitarsi e dare un’occhiata ad esempi svolti degli anni passati, così da capire perfettamente cosa fare durante la prova ufficiale. A tal proposito vi consigliamo di leggere la traccia di ambito socio-economico su nuove tecnologie e lavoro della prima prova 2017. Troverete qui tutto lo svolgimento dell’articolo di giornale: se il 19 giugno avete intenzione di svolgere la tipologia B ecco l’articolo di giornale socio economico su nuove tecnologie digitali e lavoro svolto da noi di StudentVille!
Cerchi il saggio breve su Nuove tecnologie e lavoro? Leggi: Nuove Tecnologie e Lavoro: Saggio Breve Maturità 2017
TECNOLOGIA DIGITALE E LAVORO: TITOLO E DESTINATARIO
Per prima cosa, ricordatevi che un articolo di giornale deve avere un titolo e un destinatario (cioè dove intendete pubblicare nel vostro immaginario l’articolo di giornale) … non metterli vi penalizzerà!
- Titolo: “Tecnologia e web: opportunità o minaccia?”
- Destinatario: rivista scolastica
ARTICOLO DI GIORNALE SVOLTO SU TECNOLOGIE DIGITALI E LAVORO: INTRODUZIONE
“Da un grande potere deriva una grande responsabilità”. È una battuta ripresa dal film Spiderman, ma è sicuramente una frase molto veritiera anche quando non si parla di supereroi. Discutiamo spesso dei vantaggi e gli svantaggi della tecnologia, del progresso tecnologico e della globalizzazione: opportunità o minaccia? Da una parte, infatti, è indubbio che Internet, la digitalizzazione e la ricerca tecnologica abbiano facilitato moltissimo la nostra vita; dall’altra parte, però, la crisi economica e la disoccupazione aumentano e l’iperconnessione fa sì che ogni avvenimento nel mondo abbia importanti ripercussioni economiche e sociali nelle altre parti del globo.
ARTICOLO DI GIORNALE SVOLTO SU NUOVE TECNOLOGIE E LAVORO: SVOLGIMENTO
La tecnologia, indubbiamente, ha portato e sta portando a una rivoluzione nel mondo del lavoro, a cui è sempre più difficile adattarsi: grazie a internet e alla robotica, molti lavori stanno scomparendo (o andranno scomparendo), così come sempre meno necessario sarà l’intervento dell’uomo in molti tipi di impiego. Vista da questo punto, soprattutto pensando a un domani in cui dei robot veri e proprio potranno sostituire molte attività umane, la tecnologia può certamente fare paura. Come scrive Enrico Murro, l’introduzione dei robot andrebbe soprattutto a danneggiare l’economia dei Paesi emergenti, come risulta anche da un report dell’Unctad, in quanto la manodopera a basso costo nei settori tradizionali come l’industria potrebbe essere sostituita dalle macchine stesse.
Non dobbiamo però avere paura della tecnologia, ma al contrario è necessario abbracciarla e trasformarla in un’opportunità: l’obiettivo è quindi quello di sapersi reinventare, investendo in nuovi tipi di lavoro legati all’uso delle tecnologie, del web e della ricerca e sviluppo in campo tecnologico. Non è un caso che le aziende più importanti di oggi, dei veri e propri colossi che riescono a smuovere l’economia al pari (o più) di singoli stati, sono tutte legate al mondo digitale: Google, Facebook, Amazon, Netflix, giusto per citarne alcuni. Dall’intrattenimento alla vendita di prodotti, dal turismo alle informazioni, tutto viaggia sul web in modo veloce e con traffici sempre più consistenti. Secondo una ricerca di Menpower, automazione e digitalizzazione riuscirebbero perfino a fare aumentare il numero di lavoratori impiegati e ad avere un impatto positivo anche sull’aggiornamento dei lavoratori stessi. Molti esperti pensano però che nei prossimi 10 anni potremmo avere una situazione anche peggiore: con auto che viaggiano da sole, robot tutto fare e consegna della spesa con i droni, è possibile che si cancellino numerosi posti di lavoro.
ARTICOLO DI GIORNALE SVOLTO SU TECNOLOGIE DIGITALI E LAVORO: CONCLUSIONE
La tecnologia, in quanto prodotto dell’uomo e della sua ricerca, è un potentissimo mezzo da imparare a sfruttare per non rimanerne sopraffatti. Quello che è indubbio è che il mercato del lavoro sta cambiando e continuerà a cambiare: molti lavori che oggi esistono scompariranno e se questo può essere uno svantaggio nel breve periodo, può essere un punto di forza nel futuro, purché si capisca l’importanza di convertire i lavori tramutandoli in nuovi. Negli ultimi anni, le figure lavorative emerse prima inesistenti sono tantissime (dal web editor al social media manager, dagli sviluppatori informatici agli influencer): riusciremo a tenere il passo con la tecnologia in futuro? Lo scopriremo solo vivendo. O per meglio dire, navigando.
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