Ponte del 2 Giugno all’estero: come fare
Il ponte del 2 giugno 2020 all’estero è praticamente impossibile a causa dell’emergenza causata dalla diffusione di Covid-19 (più comunemente chiamato Coronavirus). Fuori regione e fuori dall’Italia si può andare solo per esigenze lavorative comprovate, situazioni di necessità e motivi di salute che devono essere certificati con un modulo di autocertificazione per giustificare il viaggio. Ma com’è la situazione negli altri Paesi? Capiamo insieme la situazione nel resto del mondo!
Ponte del 2 Giugno all’estero: quali i confini chiusi
Sono molti i Paesi che hanno limitato l’uscita e l’ingresso dal Paese, anche quegli Stati che hanno una diffusione minima del virus, ma preferiscono non avere cittadini di città molto colpite. Basti pensare che recentemente la Nuova Zelanda ha fatto dichiarazioni molto forti: “Noi non avremo confini aperti per il resto del mondo per molto tempo a venire”, ha detto la premier Jacinda Ardern dopo la sua partecipazione ad una parte del consiglio dei ministri australiano in collegamento streaming.
Leggi anche:
- Ponte del 2 Giugno all’estero: dove e come ci si potrà muovere
- Festa della Repubblica italiana: storia del 2 giugno
- Ponte del 2 Giugno: con chi si potrà stare e in quanti
- Ponte del 2 Giugno: come compilare l’autocertificazione per cambiare Regione
- Ponte del 2 Giugno 2020: cosa si potrà fare, le ipotesi
Ponte del 2 Giugno all’estero: come muoversi
Il consiglio è quello di evitare assembramenti, inoltre bisogna tenere la distanza di sicurezza di uno o due metri per evitare il contagio in caso di persona (a sua insaputa) infetta. Dal 3 giugno sarà possibile (salvo contrordini) uscire dalla regione e dall’Italia senza autocertificazione e tra i primi consigli per un viaggio sicuro ricordiamo gli accorgimenti che andavano seguiti anche prima: lavarsi molto spesso le mani, usare l’acqua nelle bottiglie e indossare le mascherine.
Potrebbe interessarti anche: Come organizzare un viaggio dopo il Coronavirus: 8 consigli