Prima Prova Maturità 2019: Tullio de Mauro
Siete pronti? Siete ansiosi ma allo stesso tempo non vedete l’ora di finire? Beh, vi capiamo, la maturità è stata una dura prova davvero per tutti. Oggi ci soffermeremo sulla prima prova della maturità 2019, e cercheremo di capire quale argomento potrebbe scegliere il Miur e inserirlo come una delle sette tracce. Tullio De Mauro oggi è il protagonista, perché siamo arrivati a lui? E’ scomparso recentemente e la sua figura è stata fondamentale per tutto il panorama culturale italiano. Attivista, scrittore e filosofo è stata una delle figure principali anche all’interno nella Repubblica, quindi potrebbe essere uno dei protagonisti delle tracce di tipologia A, B o C, ovvero analisi del testo, testo argomentativo, tema di attualità.
Toto-tema Prima Prova Maturità 2019: gli argomenti di attualità
Prima Prova 2019: traccia su Tullio de Mauro
Tullio de Mauro potrebbe dunque figurare alla prima prova 2019 in tutte le tipologie di traccia: ad esempio, un suo scritto potrebbe essere utilizzato nell’analisi del testo oppure nel testo argomentativo. Inoltre, la sua figura potrebbe essere analizzata dal punto di vista storico o in riferimento ad un argomento di attualità. Qualsiasi cosa uscirà è bene, ragazzi, prepararsi al meglio e non sottovalutare assolutamente nulla. E’ importantissimo analizzare la sua vita, la sua filosofia e i valori che l’hanno portato ad essere una figura di un certo calibro. Bisogna “mangiarsela” questa Maturità 2019.
Prima Prova 2019, traccia su Tullio De Mauro: cenni sull’autore
Non si può solo ipotizzare sull’argomento che la mattina dell’esame potrebbe uscire, anzi, bisogna informarsi bene su qualsiasi evento attuale e su qualsiasi accadimento possa colpire tutta la società. Ed è proprio per questo che ora daremo dei cenni fondamentali affinché si possa conoscere in tutto e per tutto Tullio De Mauro. Nasce a Torre Annunziata il 31 marzo 1932 e muore a Roma il 5 gennaio 2017; è stato un linguista e accademico italiano, che ha assunto l’incarico di Ministro della pubblica istruzione dal 26 aprile 2000 all’11 giugno 2001 nel Governo Amato II. Importantissimo linguista e professore di linguistica e di filosofia del linguaggio, nell’immediato dopoguerra frequentò il Liceo classico statale Giulio Cesare di Roma. Nel 1951 si iscrisse al Partito Liberale Italiano per favorirne la sinistra interna legata alla rivista Il Mondo. Da linguista De Mauro ha più volte denunciato, negli ultimi anni della sua vita, il preoccupante fenomeno dell’analfabetismo funzionale che affligge una consistente percentuale della popolazione italiana. Importanti anche i suoi incarichi politici, infatti nel giugno 1971 sottoscrisse la lettera aperta pubblicata sul settimanale “L’Espresso sul caso Pinelli”. Nel 1976 fu nominato assessore alla cultura, incarico che tenne fino al 1978. Fu ministro della Pubblica Istruzione nel Governo Amato II. Dal 2001 al 2010 presiedette “Mondo digitale”, fondazione del comune di Roma, da cui fu rimosso nel giugno 2010 dalla giunta Alemanno, per ragioni anagrafiche (secondo la giunta), ma lui risposte contestando il fatto e affermando le loro erano solo ragioni ideologiche. Fu importante collaboratore di giornali nazionali come: L’Unità, La Stampa, La Repubblica, Il manifesto, Il Sole-24 Ore, Il Mattino.