PRIMA PROVA 2019: LE TRACCE PIÙ SCELTE
Come scegliere la traccia della prima prova della maturità 2019? Come ormai saprete, il primo scritto dà la possibilità agli studenti di scegliere la traccia che preferiscono. Queste sono suddivise in tipologie – analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale (a sua volta questa tipologia contiene 4 tracce in ambiti diversi: storico-politico, scientifico, artistico-letterario e socio-economico), tema storico e tema di carattere generale. La prima cosa da fare è senz’altro leggere tutte le tracce per capire qual è l’argomento in cui siete più ferrati e poi valutare anche la tipologia di testo che generalmente siete più bravi a svolgere. Può comunque essere d’aiuto per orientarsi vedere come negli scorsi anni i ragazzi hanno scelto le prove.
PRIMA PROVA MATURITÀ: LA TIPOLOGIA PREFERITA
Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione sulle tracce della maturità scelte dagli studenti nel periodo che va dal 2008 al 2015, i maturandi tendono a prediligere la tipologia B – saggio breve o articolo di giornale. In particolare, la traccia di maggior successo è quella di ambito scientifico, seguita da quella in ambito artistico-letterario e dall’altra in ambito socio-economico. Nel 2013, ad esempio, il 21,8% degli studenti ha scelto la traccia di Tipologia B ambito scientifico “La ricerca scommette sul cervello”, mentre nel 2015 il relativo saggio breve sullo sviluppo scientifico che ha trasformato il mondo della comunicazione è stato svolto dal 50,7% dei maturandi. In genere riscuote un certo successo anche l’ambito artistico-letterario, scelto dal 20,3% nel 2013 e dal 14,4% nel 2015 (anche se nei licei la percentuale si è attestata sul 22%). Il quarto ambito della tipologia B, invece, quello storico-politico è il meno considerato: nel corso degli anni la percentuale di studenti che si è cimentata in questa traccia è stata del 4% circa. Tuttavia, oltre al picco che si registrò nel 2009 (14,6%), gli ultimi tre anni mostrano un cambiamento di tendenza: nel 2013 la traccia sugli omicidi politici ha registrato un 14% di preferenze e nel 2014 il saggio breve sul tema della violenza e non violenza è stato scelto dal 15% degli alunni.
PRIMA PROVA MATURITÀ: LE TIPOLOGIE MENO SCELTE
La tipologia D – ossia tema d’attualità – diversamente da quanto si possa credere non è così amata dagli studenti, sebbene si registri una diversità tra i licei e gli istituti professionali. Nel 2013, ad esempio il tema “La Rete della vita” è stato scelto solo dall’11% dei maturandi, mentre nel 2015 il tema d’attualità che prendeva spunto dal brano della giovane Nobel per la pace Malala Yousafzai è stato svolto dal 12,1% dei ragazzi, anche se negli Istituti Professionali si è registrato un picco del 17%. Poco favorita anche l’analisi del testo (Tipologia A): nel 2010 solo il 4,7 degli studenti si è cimentata con il testo di Primo Levi. L’anno successivo le cifre sono lievemente aumentate, ma nel 2014, con Salvatore Quasimodo come autore, solo il 4,2% degli studenti ha avuto il coraggio di misurarsi con questa traccia. A volte, però, a seconda dell’autore scelto, le percentuali sono state più alte: nel 2009 il 18,2% ha affrontato l’analisi del brano tratto dalla Coscienza di Zeno di Svevo e nel 2013, nonostante pochi conoscessero Claudio Magris, il 15,3% dei maturandi ha scelto questa traccia. Tuttavia, il tema storico è da sempre la tipologia più ostica: nel 2010 si è registrato il minimo storico, con il solo 0,6% degli studenti che ha scelto di scrivere delle foibe. Negli altri anni le cose sono andate poco meglio: Hannah Arendt e lo sterminio degli ebrei è stato scelto solo dal 4,7% degli esaminandi nel 2012, dall’1,3% dei candidati nel 2013 (tema i Brics) e dal 3,8% nel 2014 quando è stato chiesto di comparare l’Europa del 1914 e quella del 2014. Il perché di questo flop? Per il tema storico serve molta preparazione: a volte, la fortuna vuole che sia l’argomento della vostra tesina, e quindi in quel caso puntate sulla tipologia C che quasi sicuramente, se ben, fatta vi porterà a un punteggio pieno.
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