Prova scritta esame avvocato, in cosa consiste?
L’esame di abilitazione da avvocato può essere sostenuto dopo il conseguimento di una laurea magistrale in giurisprudenza, e dopo aver concluso il periodo di pratica forense. La pratica forense consiste nell’affiancare un avvocato, iscritto da almeno cinque anni all’Albo degli avvocati, per diciotto mesi. Durante questo periodo il praticante assisterà alle udienze e imparerà sul campo la professione, redigendo atti e svolgendo tutte le attività che, in concreto, la professione di avvocato comporta. In alternativa è possibile svolgere un tirocinio presso un ufficio giudiziario o iniziare la pratica durante il periodo universitario. Per sostenere l’esame di abilitazione bisognerà far riferimento alla legge 247/2012 poi adottate dal D.M. 25 febbraio 2016 n. 48 che entrerà in vigore effettivamente solo a decorrere dalla prossima sessione d’esami (cioè dagli scritti che si terranno nei mesi del 2018):
- Le prove scritte saranno tre (parere di diritto civile, parere di diritto penale, atto giudiziario a scelta in ambito civile o penale o amministrativo) e non potranno più essere utilizzati codici annotati con la giurisprudenza. Per essere idonei Si dovrà necessariamente conseguire la sufficienza in tutte le tre prove.
- Per le prove orali il candidato dovrà portare obbligatoriamente le seguenti materie: diritto civile, diritto penale, procedura civile, procedura penale, deontologia forense. Dovrà inoltre scegliere altre due materie tra: diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto dell’Unione Europea, diritto ecclesiastico, ordinamento giudiziario e penitenziario. Le materie totali salgono quindi da cinque a sei. E’ previsto un tempo minimo e massimo d’esame: minimo 45 minuti massimo 60. Le domande saranno estratte da un database ministeriale che quindi sarà uguale per tutte le commissioni e sottocommissioni istituite presso tutte le Corti d’Appello d’Italia. Infine per essere promossi è necessario conseguire almeno una valutazione di 30 in tutte le materie (prima era ammessa una sola insufficienza).
Leggi anche:
Prova scritta esame avvocato, in quale città è più facile?
Ogni anno migliaia di giovani laureati in Giurisprudenza si preparano per sostenere l’esame di stato per essere abilitati alla professione di avvocato ed intraprendere cosi la carriera forense. I progetti di tutti questi giovani, però, non sempre scorrono lisci, perchè la percentuale di superamento della prima prova è circa del 37% su base nazionale. Se prendiamo singolarmente alcune Corti d’Appello, pare che sia più facile accedere alla prova orale a Trento, Torino, Palermo e Venezia, mentre risultano più severe le commissioni di Ancona, Lecce, Napoli, Firenze e L’Aquila, dove i candidati ammessi alla seconda prova non superano il 27 % – 30 %. A Roma addirittura le possibilità si riducono al 25 %. Ecco tutte i dati del 2015:
- 25% Corte d’Appello di Roma, le cui tre prove scritte (parere di diritto civile, parere di diritto penale ed atto giudiziario) sono state corrette dalla Corte di Milano;
- 27% Corte d’Appello di Ancona, prove corrette da Trieste;
- 35% Corte d’Appello di Milano, prove corrette da Napoli;
- 30% Corte d’Appello di Napoli, prove corrette da Roma;
- 27% Corte d’Appello di Lecce, compiti corretti da Brescia;
- 33% Corte d’Appello di Brescia, prove scritte corrette da Lecce;
- 30% Corte d’Appello di L’Aquila, pareri ed atti corretti da Genova;
- 35% Corte d’Appello di Genova, prove corrette da Cagliari;
- 40% Corte d’Appello di Venezia, prove corrette da Bologna;
- 30% Corte d’Appello di Firenze, da Venezia;
- 40% Corte d’Appello di Palermo, compiti corretti da Salerno;
- 40% Corte d’Appello di Torino, prove corrette da Bari;
- 35% Corte d’Appello di Perugia, prove corrette da Potenza;
- 40% Corte d’Appello di Trento, prove corrette da Caltanissetta.
Nel 2016 invece, la sede più “virtuosa” in assoluto risulta Brescia con il 65,23% di candidati promossi all’orale mentre la peggiore è Campobasso con il 27,32%
- Ancona 50,99%
- Bari 43,74%
- Bologna 54,78%
- Brescia 65,23%
- Cagliari 56,70%
- Caltanissetta 62,08%
- Campobasso 27,32%
- Catania 55,90%
- Catanzaro 45,36%
- Firenze 62,62%
- Genova 172 36,83%
- L’Aquila 40,56%
- Lecce 59,97%
- Messina 42,66%
- Milano 50,15%
- Napoli 37,31%
- Palermo 54,82%
- Perugia 37,60%
- Potenza 35,67%
- Reggio Calabria 48,23 %
- Roma 39,90%
- Salerno 54,61%
- Torino 47,08%
- Trento 32,00%
- Trieste 63,02%
- Venezia 44,84%
I risultati del 2017, sono disponibili solo per quanto riguarda le prove scritte, mentre per i risultati delle prove orali bisognerà attendere giugno 2018. Quindi in bocca al lupo a quanti attendono i risultati dell’esame sostenuto nel 2017 e a quanto lo sosterranno nel 2018.