Abbiamo svolto la traccia uscita per maturità 2024 sul testo ““Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, Natura fra ascolto e comunicazione”” di Nicoletta Polla-Mattiot.
Testo completo
Concentrarsi sul silenzio significa, in primo luogo, mettere l’attenzione sulla discrezionalità del parlare. Chi sceglie di usare delle parole fa un atto volontario e si assume dunque tutta la responsabilità del rompere il silenzio.
Qualsiasi professionista della comunicazione studia quando è il momento opportuno per spingersi nell’agone verbale: la scelta di “smettere di tacere” è un atto rituale di riconoscimento dell’altro. […] Si parla perché esiste un pubblico, un ascoltatore. Si parla per impostare uno scambio. Per questo lavorare sull’autenticità del silenzio e, in particolare, sul silenzio voluto e deliberatamente scelto, porta una parallela rivalutazione del linguaggio, la sua rifondazione sul terreno della reciprocità. Dal dire come getto verbale univoco, logorrea autoreferenziale, al dialogo come scambio contrappuntistico di parole e silenzi.
Ma il silenzio è anche pausa che dà vita alla parola. La cesura del flusso ininterrotto, spazio mentale prima che acustico. […] Nell’intercapedine silenziosa che si pone tra una parola e l’altra, germina la possibilità di comprensione. Il pensiero ha bisogno non solo di tempo, ma di spazi e, come il linguaggio, prende forma secondo un ritmo scandito da pieni e vuoti. È questo respiro a renderlo intelligibile e condivisibile con altri.
Il silenzio è poi condizione dell’ascolto. Non soltanto l’ascolto professionale dell’analista (o dell’esaminatore, o del prete-pastore), ma della quotidianità dialogica. Perché esista una conversazione occorre una scansione del dire e tacere, un’alternanza spontanea oppure regolata (come nei talk show o nei dibattiti pubblici), comunque riconosciuta da entrambe le parti. L’arte salottiera e colta dell’intrattenimento verbale riguarda non solo l’acuta scelta dei contenuti, ma la disinvoltura strutturale, l’abile dosaggio di pause accoglienti e pause significanti, intensità di parola e rarefazione, esplicito e sottinteso, attesa e riconoscimento. Si parla “a turno”, si tace “a turno”.
Le domande
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte a tutte le domande proposte.
1. Riassumi il contenuto del brano e individua la tesi con le argomentazioni a supporto. Perché la scelta di «smettere di tacere» è un atto rituale di riconoscimento dell’altro? Illustra il significato di questa frase nel contesto del ragionamento dell’autrice.
2. Quali sono le funzioni peculiari del silenzio e i benefici che esso fornisce alla comunicazione?
3. La relazione tra parola, silenzio e pensiero è riconosciuta nell’espressione ’spazio mentale prima che acustico: illustra questa osservazione.
Riscoprire il silenzio di Nicoletta Polla-Mattiot – Traccia Svolta
Riassunto del Contenuto del Brano
Il brano si concentra sull’importanza del silenzio nella comunicazione, evidenziando come il silenzio non sia solo l’assenza di parole, ma un elemento fondamentale che conferisce significato e struttura alla conversazione. L’autore argomenta che scegliere di parlare è un atto deliberato e responsabile che interrompe il silenzio, sottolineando l’importanza di questa scelta nel contesto della comunicazione interpersonale e professionale. Si parla per riconoscere l’altro e instaurare un dialogo, mentre il silenzio funge da pausa che permette la comprensione e l’ascolto, essenziali per una comunicazione efficace e reciproca.
La Tesi e le Argomentazioni
La tesi principale del brano è che il silenzio ha un ruolo cruciale nella comunicazione, non solo come pausa tra le parole, ma come elemento attivo che facilita la comprensione, l’ascolto e il riconoscimento reciproco tra i partecipanti a una conversazione. Le argomentazioni a supporto di questa tesi includono:
- Il Silenzio come Scelta Volontaria: Parlare è un atto volontario che rompe il silenzio, implicando una responsabilità nel modo in cui si sceglie di comunicare.
- Il Silenzio come Pausa Significativa: Il silenzio è una pausa che permette la riflessione e la comprensione, creando spazi mentali necessari per elaborare il pensiero.
- Il Silenzio e l’Ascolto: Il silenzio è essenziale per l’ascolto attivo, permettendo una scansione naturale del dialogo dove entrambe le parti possono esprimersi e ascoltare a turno.
La Scelta di «Smettere di Tacere» come Riconoscimento dell’Altro
La frase “smettere di tacere” come atto rituale di riconoscimento dell’altro significa che quando una persona sceglie di parlare, sta deliberatamente riconoscendo la presenza e l’importanza dell’altro partecipante alla conversazione. Questo atto non è casuale, ma è un momento consapevole in cui si decide di interrompere il silenzio per instaurare un dialogo. Nel contesto del ragionamento dell’autore, questo significa che la comunicazione non è solo un flusso di parole, ma un’interazione reciproca che richiede consapevolezza e rispetto per l’altro. Il parlare diventa quindi un modo per riconoscere l’esistenza dell’altro e per costruire una relazione basata sulla reciprocità.
Le Funzioni Peculiari del Silenzio e i Suoi Benefici
Il silenzio ha diverse funzioni peculiari e offre numerosi benefici alla comunicazione, tra cui:
- Spazio per la Riflessività: Il silenzio offre un momento per riflettere e organizzare i propri pensieri prima di rispondere, migliorando la qualità della comunicazione.
- Facilita l’Ascolto Attivo: Permette di ascoltare attentamente l’altro senza interruzioni, garantendo che il messaggio venga compreso correttamente.
- Crea Pausa per la Comprensione: La pausa tra le parole aiuta a dare senso al discorso, permettendo al pensiero di emergere e di essere processato.
- Riduce la Logorrea Autoreferenziale: Aiuta a evitare un flusso continuo e inutile di parole, promuovendo invece un dialogo significativo e rispettoso.
- Equilibra la Conversazione: Permette una scansione naturale del discorso, dove entrambi i partecipanti possono alternare tra parlare e ascoltare, rendendo la conversazione più equilibrata e rispettosa.
Relazione tra Parola, Silenzio e Pensiero: «Spazio Mentale prima che Acustico»
La frase “spazio mentale prima che acustico” evidenzia come il silenzio crei un intervallo che è prima di tutto mentale. Questo significa che il silenzio non è semplicemente l’assenza di suono, ma uno spazio in cui il pensiero può svilupparsi e organizzarsi. Nel contesto della comunicazione, questo spazio mentale è cruciale perché permette di riflettere su ciò che è stato detto, di elaborare risposte ponderate e di creare un dialogo più profondo e significativo. Il silenzio, quindi, non è un vuoto, ma un momento ricco di potenzialità cognitive e relazionali.
Inoltre, il silenzio come “spazio mentale” sottolinea l’importanza della pausa nel ritmo del discorso. Questo ritmo, fatto di pieni e vuoti, permette al pensiero di emergere in modo chiaro e comprensibile, facilitando la condivisione delle idee e delle emozioni tra i partecipanti alla conversazione. La riflessione che avviene durante il silenzio è ciò che rende possibile una comunicazione autentica e profonda, in cui ogni parola è ponderata e ogni pausa è significativa.
Riflessioni conclusive
In conclusione, il silenzio gioca un ruolo essenziale nella comunicazione, non solo come interruzione del flusso di parole, ma come elemento attivo che facilita la comprensione, l’ascolto e il riconoscimento reciproco. La scelta di “smettere di tacere” è un atto consapevole che riconosce l’altro e stabilisce un terreno comune per il dialogo. Il silenzio, quindi, non è semplicemente l’assenza di suono, ma uno spazio mentale e relazionale ricco di potenzialità. Comprendere e valorizzare il silenzio può portare a una comunicazione più autentica, rispettosa e reciprocamente arricchente.
Prima Prova Maturità 2024: tutte le tracce svolte
Ecco tutte le tracce uscite nella prima prova di maturità 2024 con a fianco la nostra proposta di traccia svolta:
- A1: “Pellegrinaggio” da Vita d’un Uomo di Giuseppe Ungaretti (Traccia svolta)
- A2: Quaderni di Serafino Gubbio di Luigi Pirandello (Traccia Svolta)
- B1: “Storia d’Europa” di Giuseppe Galasso (Traccia Svolta)
- B2: Testo tratto da Maria Agostina Cabiddu in “Rivista AIC” (Traccia Svolta)
- B3: “Riscoprire il silenzio” di Nicoletta Polla-Mattiot (Traccia Svolta)
- C1: “Elogio dell’Imperfezione” di Rita Levi Montalcini (Traccia Svolta)
- C2: “Profili, selfie e blog” di Maurizio Camilito (Traccia Svolta)