Roberto Recchioni svela lo stato di salute dei fumetti in Italia - Studentville

Roberto Recchioni svela lo stato di salute dei fumetti in Italia

Recchioni svela quanto vendono i fumetti italiani.

dylan dog bao

Quale è lo stato di salute dei fumetti italiani? Quanto vendono e quanto non vendono?

Ad alcune di queste domande ha risposto in un forum lo sceneggiatore Roberto Recchioni (Dylan Dog, John Doe) il quale ha reso noti i dati di vendita di alcune testate italiane note. Secondo la sua opinione un fumetto come Tex vende poco più di 200.000 copie, mentre è Dylan Dog la seconda testata più venduta della Sergio Bonelli Editore con 120.000 copie vendute. La “terza” testata Bonelli (Julia?), invece, dovrebbe vendere circa quarantacinquemila. Notiamo che c’è un abisso tra Tex e tutti gli altri fumetti Bonelli. Dopotutto l’autore conferma il buono stato di salute di questa casa editrice, poiché raggiungerebbe il pareggio intorno alle 30.000 copie – “qualche testata più alto (ma di poco), qualche testata più in basso (ma di poco) – e non dovrebbero esistere testate Bonelli che vendono 20.000 copie. Questi dati si riferiscono esclusivamente agli albi Bonelli di prezzo medio (con un prezzo sui 2,90 euro). Infatti gli speciali e gli albi a prezzo maggiorato hanno pareggi diversi.

Dunque, i Bonelli non sono per niente in crisi. Recchioni fa un ragionamento lineare che chiarisce il loro stato di forma:

I Bonelli sono abbastanza stabili. In una economia di crisi che vede tutti i settori dell’intrattenimento avere flessioni tra il 10% e il 40%, Tex ha perso il 2%. Le altre testate sono tutte sopra il punto di pareggio (significa che portano a casa qualche soldo), qualcuna ben sopra (Dylan, Julia, Nathan, le Storie, Zagor).

Al contrario fa notare che i manga non vendono più bene ed oggi è un mezzo miracolo se un manga arriva a diecimila copie tra edicola e fumetteria. La colpa? Troppa confusione nel mercato! Il dato più sconcertante e che si deduce dalle parole del papà di John Doe si riferisce ai supereroi: la testata più venduta vende a stento 5000 copie in edicola, raggiungendo grazie al buon venduto in libreria di varia tra le 12.000 e le 15.000 copie. Recchioni è chiaro: “il resto è crisi nera. Si vendono gli spiccioli“.

Tolta la Bonelli, tutti gli altri fumetti in circolazione non hanno tutto questo appeal. Rrobe conferma che anche i bonellidi sono in crisi, principalmente per problemi legati alla distribuzione. Arrivano a vendere al massimo 10.000 copie e spesso tante serie sfiorano le tremila. Basta una sua piccola frase per cogliere la gravità della situazione: “cifre da libreria a fronte di tirature da edicola“. Lo sceneggiatore nell’analizzare il settore dei libri a fumetti in libreria di varia, si è limitato ad affermare che bisogna valutare caso per caso, poiché c’è chi sta facendo molto bene e chi molto male.

Reggono la crisi solo pezzi storici come Diabolik e Topolino che si posizionerebbero “come venduto come una testata Bonelli dal terzo posto in giù”. Insomma, viene ribadito con grossa preoccupazione quanto segue:

“Supereroi, manga e compagnia, in edicola vendono una media di 3.000-5000 copie ad albo, quando una volta stavano sopra i 10.000. In sostanza, si è creato un mercato strano per manga e supereroi dove per fronteggiare vendite da “dettagliante” si è moltiplicata l’offerta. Si vende pochissimo ma di moltissimo. Le spese si spalmano su cento testate e la barca, strano a dirsi, ma per ora resta a galla”.

I volumi a prezzo alto da fumetteria e da libreria di varia non salveranno il mercato, poiché vendono tra le 300 copie e le 2000 copie. Per fortuna, fa notare Roberto Recchioni, che “il fenomeno degli ultimi due anni è Zerocalcare, che con il suo venduto in libreria di varia se fosse un romanzo sarebbe in televisione e su tutti i giornali.”

Fatto sta che la prima conseguenza di questa crisi è stato il crollo delle tirature:

“Oggi, con le tirature che si sono abbassate sensibilmente e i costi livellati, forse è scesa di qualcosa, ma ne dubito. Su Diabolik ho sentito cifre diverse che non ho mai interpretato con chiarezza. Sopra le centomila, secondo alcuni. Sopra le centomila tenendo conto di tutte le ristampe, secondo altri.”

Roberto Recchioni è stato utilissimo per capire il mercato dei fumetti di oggi. La sua analisi ed i suoi toni fanno paura per certi versi, quindi l’unico modo che ci resta per sostenere la Nona Arte è comprare i fumetti e sperare in opere di qualità! Sforziamoci perfavore…

via | CusForum

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