Sciopero Scuola 27 settembre 2019: motivazioni protesta - StudentVille
Sciopero Scuola 27 settembre 2019: motivazioni protesta

Sciopero Scuola 27 settembre 2019: motivazioni protesta

Sciopero Scuola 27 settembre 2019

L’anno scolastico 2019/2020 deve ancora iniziare, eppure sono stati già proclamati ben due scioperi per la scuola. Il primo ci sarà proprio al rientro degli studenti sui banchi di scuola, nello specifico mercoledì 18 settembre 2019, data in cui ci sarebbe dovuto essere proprio il primo giorno di scuola per i ragazzi pugliesi (che, evidentemente, avranno così un giorno in più di “vacanza”. Ma non è finita qui. È stato proclamato un altro sciopero, esattamente la settimana dopo, venerdì 27 settembre 2019. Ma per quale motivo?

Sciopero Scuola 27 settembre 2019: motivazioni protesta

Sciopero Scuola 27 settembre 2019: motivazioni protesta

In questo caso lo sciopero (proclamato da Sisa, Sindacato indipendente scuola e ambiente) coinvolgerà tutto il personale della scuola: professori, dirigenti, personale ATA, dipendenti di ruolo o precari in Italia e all’estero ed è stato proclamato dall’Associazione sindacale SISA. Ma non è finita qui, perché si tratta di una data molto particolare:  gli attivisti di Fridays For Future hanno organizzato una manifestazione per lo stesso giorno, con l’obiettivo importante di coinvolgere oltre 4.500 piazze in tutto il mondo.

Leggi anche:

Sciopero Scuola 27 settembre 2019: Fridays For Future

I “Venerdì per il clima” sono nati dall’esempio della protesta pacifica di Greta Thunberg, la studentessa svedese che il 20 agosto 2018 ha avviato una protesta presentandosi ogni venerdì mattina davanti al Parlamento di Stoccolma per combattere contro lo scarso impegno della politica sui cambiamenti climatici. Dopo un anno ancora si lotta per l’ambiente, in un momento così delicato per tutto il mondo. “Con l’aggravarsi della crisi climatica, la continua messa in guardia del mondo scientifico che lascia tutti e tutte senza alibi, i timidi e insufficienti sostegni alle soluzioni dell’economia verde e circolare da parte dei Governi – e gli enormi sussidi per le fonti energetiche fossili – i venerdì per il clima verso lo sciopero e la marcia in programma in tutto il mondo sono un grande segnale di speranza”, fa sapere Sergio Andreis, Direttore del Kyoto Club.

Commenti

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti