Smart Working: tutto quello che dovete sapere
Oggi torniamo a parlare di lavoro e, in particolare, dello Smart Working. Ne avete mai sentito parlare? Non temete siamo qui per fare chiarezza e spiegarvi tutto nel dettaglio. Se masticate un po’ di inglese dovreste iniziare a farvi un’idea di cosa si tratti, lo smart working è il lavoro agile riferito alla possibilità di lavorare per alcune ore nei locali aziendali e per altre da casa. Ovviamente, dietro, esiste una norma e una legge che permette tutto ciò e si tratta di una tipologia di lavoro entrata da poco a far parte delle consuetudini italiane. Ma andiamo a scoprire di cosa si tratta nello specifico e come funziona.
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Smart Working: di cosa si tratta
Iniziamo subito col darvi la definizione di Smart Working fornita dal Politecnico di Milano: “Una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”. Ora che abbiamo chiarito la definizione ufficiale, vogliamo cercare di capire, in termini spiccioli, cosa abbiamo di fronte. Si tratta di una nuova forma di esecuzione del lavoro subordinato, in parte presso dei locali forniti dall’azienda, in parte da remoto. Conosciuto come lavoro agile, la parola d’ordine è flessibilità, esige e promuove rapporto di fiducia tra dipendente e datore di lavoro, responsabilizzazione e riduzione dei costi. Vi abbiamo parlato di una legge, scopriamo qual è.
Smart Working: la legge
La legge che ha promulgato questa nuova tipologia di lavoro, e che ne da la corretta definizione, è il Jobs Act Legge 81 del 22 maggio 2017. Il politecnico di Milano rende noti dei dati sulla diffusione, in Italia, dello smart working affermando che nel 2017 sono stati più di 300mila gli smart workers crescendo del 14% rispetto al 2016. Le aziende che lo hanno introdotto tra i propri lavoratori hanno registrato un aumento della produttività del 15% e ovviamente i benefici si sono riscontrati anche sulle persone che gestiscono meglio il rapporto tra lavoro e vita privata.
Smart Working: come funziona
Per finire, di seguito vi forniamo punto per punto le risposte sul suo funzionamento:
- Si accede allo smart working solo previa definizione di un accordo. Si tratta di un vero e proprio contratto firmato sia dal datore di lavoro, sia dal dipendente; l’accordo può essere a tempo indeterminato o determinato;
- Il datore di lavoro si impegna a fornire al lavoratore tutte le informazioni e la formazione necessaria in termini di sicurezza e salute sul posto di lavoro;
- Diritto alla disconnessione: l’orario di lavoro verrà definito con il responsabile.
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